La notizia era arrivata nel mese di marzo.
Nel quadro di una strategia più ampia di concentrazione in atto tra gli operatori del settore delle telecomunicazioni, per altro più volte sollecitata anche da personalità del calibro di Neelie Kroes, Vimpelcom e H3G avevano annunciato la fusione delle attività delle loro controllate italiane Wind e 3Italia.
Oggi la fusione è stata definitivamente approvata e dovrebbe diventare operativa entro i prossimi dodici mesi, una volta ottenute le autorizzazioni dalle authority nazionali ed europee.
Si tratta di una fusione paritetica, dalla quale prenderà vita una nuova realtà con un a base di oltre 31 milioni di clienti nel settore della telefonia mobile e 2,8 milioni di clienti per la rete fissa.
La guida della neocostituita realtà sarà affidata a Maximo Ibarra, attuale amministratore delegato di Wind, mentre Vincenzo Novari, attualmente alla guida di 3 Italia, avrà un ruolo di consulente senior per l’Italia di CK Hutchinson.
Nel comunicato ufficiale si legge che i piani di fusione prevedono l’integrazione delle due reti e ulteriori investimenti infrastrutturali per accelerare lo sviluppo dei servizi a banda larga nel Paese, con un occhio di riguardo naturalmente a Lte.
In base agli accordi, 3Italia e Wind saranno detenute da JV Holdco, la holding company della joint venture, e il controllo di CK Hutchinson e Vimplecom sarà indiretto.
Il consiglio di amministrazione sarà composto da sei manager, tre per ciascuna delle due controllanti.