Per una curiosa coincidenza, i dati dell’Osservatorio eCommerce B2C realizzato in collaborazione da Netcomm e dal Politecnico di Milano sono stati presentati proprio lo stesso giorno in cui entrava in vigore il “Mobilegeddon” di Google.
E in effetti, i dati non fanno che confermare la ragionevolezza di un cambio di algoritmo che premia i siti ottimizzati per l’utilizzo da mobile.
Se complessivamente l’eCommerce B2C cresce del 15% anno su anno, con una previsione di fatturato a fine 2015 superiore ai 15 miliardi di euro, crescite decisamente importanti si registrano proprio sul fronte mobile. Già lo scorso anno si è parlato di una crescita del 78% delle vendite via mobile, che hanno superato il miliardo di euro, attestandosi a quota 1,087 miliardi, partendo dai 610 milioni di fine 2013; per quest’anno si parla di un ulteriore incremento del 68%, che porterà il valore complessivo del comparto nell’ordine dei 2 miliardi di euro, vale a dire vicino al 25% complessivo.
È una tendenza assolutamente generalizzata, visto che a livello mondiale, secondo i dati presentati da Ecommerce Foundation, già il 75% degli utenti accede al web tramite dispositivi mobili.
Nel nostro Paese, come spesso accade, si può parlare di un’alternanza di ombre e luci: è vero che la penetrazione dell’eCommerce sul totale mercato retail cresce e passa dal 3,6 al 4%. Tuttavia, ancora solo il 4 per cento delle imprese italiane vende online e questo nonostante il Made in Italy e le eccellenze alimentari e del design italiane potrebbero trovare più che positiva accoglienza nella platea di un miliardo di consumatori che acquista online.
E lo dimostrano proprio i numeri dell’Osservatorio: cresce del 74% l’Arredamento, che vale 350 milioni di euro, del 30% il Food & Wine, che arriva alla soglia dei 260 milioni di euro.
Per il resto, positivo nell’ambito dell’analisi complessiva del comparto è il dato che vede la vendita di prodotti arrivare a pareggiare quella di servizi.
Quanto alle altre voci di crescita, si segnala il +26 per cento dell’informatica, il +23% dell’abbigliamento, il +21% di editoria e grocery.
Il comparto leader resta il Turismo, che con i suoi 5,5 miliardi di euro di giro d’affari vale il 37% del mercato.