Associazione LibreItalia, la casa italiana di LibreOffice

La Pa risparmierebbe 600 milioni di euro con l’adozione di LibreOffice. LibreItalia è anche questo e associarsi è semplice ed economico.

L’evoluzione del software e dei relativi modelli di adozione sta continuando il suo percorso anche nelle suite di produttività individuale. In quest’ottica i membri italiani di The Document Foundation hanno dato vita all’Associazione LibreItalia, che ha l’obiettivo di aggregare tutti gli utenti italiani di LibreOffice per accelerare la diffusione e la promozione della suite.
“Adottando LibreOffice su larga scala, la pubblica amministrazione potrebbe risparmiare almeno 600 milioni di euro”, ha detto Sonia Montegiove, che ha contribuito al progetto di migrazione a Libre Office della Provincia di Perugia. I dati sono un’elaborazione LibreItalia su dati della Provincia di Perugia.
Il primo Consiglio Direttivo è composto da sette membri: Sonia Montegiove, Presidente; Marina Latini, Vice Presidente e Chief Technical Officer; Giordano Alborghetti, Tesoriere; Andrea Castellani, Alfredo Parisi, Gabriele Ponzo e Italo Vignoli, Consiglieri. Il team resterà in carica per due anni.


Associarsi è semplice

“LibreOffice ha raccolto l’eredità di OpenOffice.org, aggregando la maggioranza della comunità a livello internazionale, per cui era importante dare una casa a tutti gli utenti italiani che erano rimasti senza un punto di riferimento”, ha aggiunto Italo Vignoli; “LibreItalia farà quello che tutti si aspettano da un’associazione per il software libero, ovvero educazione e promozione, ma anche comunicazione e marketing, e pressione a livello politico e istituzionale”.
Per ottenere i migliori risultati è necessario che la comunità degli utenti si attivi: le quote sociali per il 2014 sono state fissate in 50 euro per i soci sostenitori, 10 euro per i soci ordinari e 5 euro per i soci studenti.
Per aderire a LibreItalia è necessario leggere le pagine Chi Siamo e Statuto, quindi fare domanda.
“L’Associazione LibreItalia è l’evoluzione naturale del movimento che ha portato l’omonima comunità virtuale ad avere più di 2.400 membri in 16 mesi, e la suite a essere adottata dalle Province di Perugia, Bolzano, Cremona e Macerata, da molti comuni, da diverse aziende sanitarie, e da un elevatissimo numero di aziende private”, ha ribadito Sonia Montegiove.
Tra le altre azioni, LibreItalia promuoverà il formato standard per i documenti da ufficio Odf/Open Document Format (Iso/Iec 26300), che è stato recentemente adottato dal Governo del Regno Unito come riferimento per tutti i contenuti, insieme a Pdf/A.

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