Con in mente la gestione dell’It e l’importanza di offrire anche alle Pmi una soluzione di backup, recovery e business continuity di classe enterprise, Achab ha annunciato l’ingresso a listino di Autotask Endpoint Management e di Datto.
Obiettivo: «Offrire agli It service provider responsabili della marginalità dei clienti soluzioni complete, o per lo meno integrate o integrabili, che funzionino e rispondano a problemi reali e percepiti dai clienti, generando ricavi e tagliando i costi».
A ribadirlo è Andrea Veca, fondatore e amministratore delegato della realtà milanese il cui claim recita “Distribuiamo software e serenità”, in un incontro stampa che ha preceduto di qualche ora l’ufficializzazione delle nuove partnership a una rosa selezionata non di rivenditori, ma di «trusted advisor che sanno qual è il costo di un fermo macchina per i loro clienti».
Perché Autotask Endpoint Management
Per loro, e per la rimanente parte dei circa 1.600 It service provider clienti di Achab, la proposta, con Aem, è di un’applicazione SaaS per il Remote monitoring and management capace di gestire e tenere sotto controllo, su piattaforma cloud, server, workstation e dispositivi mobili ottenendo una serie di vantaggi.
A sottolinearlo ci pensa Christian Nagele, general manager Rmm Global Sales, volato a Milano dall’headquarter europeo di Londra per ribadire i vantaggi della soluzione del vendor newyorkese attento a offrire «un software fruibile come servizio, nativamente cloud, aperto alle integrazioni e già in uso presso 6mila clienti in oltre 70 Paesi nel mondo interessati a un maggiore controllo sulla pianificazione degli interventi e ai vantaggi di una manutenzione preventiva».
Perché Datto
A giocare la carta del downtime del sistema informativo, quantificando il costo di un errore umano o il fault di un server anche in una Pmi che fattura un milione di euro e ha 10 dipendenti, ci pensa Claudio Panerai, direttore tecnico di Achab, intento a far toccare con mano l’hardware, il software, il cloud e i servizi di disaster recovery che compongono la soluzione Datto richiamando l’RTOcalculator disponibile sul sito achab.it.
Il risultato parla di costi pari a circa 3.700 euro qualora, per il ripristino, occorressero 4 ore e 48 minuti, «un tempo impossibile per un’impresa impreparata ad affrontare un vero downtime del sistema» precisa l’esperto sottolineando come, fuori dal conto, «rimangono i costi del personale improduttivo, le mancate vendite e le deadline non rispettate, come pure la quota da corrispondere al fornitore di servizi It, quella per eventuali hardware e software impiegati per ripartire e i servizi di consulenza».
Da qui la proposta di Datto, una soluzione per essere immediatamente operativi anche in caso di perdita totale di dati, crash del sistema o di disastro grazie a un sistema che effettua il backup di dati, server e applicazioni per poi replicarli nel cloud.
«Non una semplice copia dei dati – dettaglia Panerai dopo un’ampia dimostrazione –, ma la protezione dell’intero ambiente di lavoro grazie alla replica automatica dei dati».
Al controllo centralizzato, che consente agli It service provider di attuare politiche commerciali estremamente competitive, provvede un portale attraverso il quale è possibile gestire da remoto i dispositivi implementati presso i clienti «attivando nel cloud di Datto, in caso di estremo disastro, un’ennesima copia del sistema di produzione dell’azienda protetta».
Per farlo, «Datto utilizza l’hybrid cloud unendo il meglio della protezione locale a quella sulla nuvola senza soluzione di continuità e in maniera automatica» anche grazie ai cinque datacenter globali riportati all’attenzione da Phil Sansom, channel development director, Emea, Datto, vanta, per oltre 140Pb di dati archiviati su Datto Cloud.
A farne una soluzione completa e a costi certi, ci pensa, infine, un acquisto una tantum e un servizio mensile ricorrente.
«Il primo – conclude Panerai – è corrisposto dall’It service provider e include l’acquisto del dispositivo da installare in casa del cliente. Il secondo, che è il cuore della soluzione Datto, permette di utilizzare il software per i salvataggi locali e le repliche in cloud con storage cloud illimitato. Nel costo per il cliente, da corrispondere in base a quanto tempo deciderà di tenere sulla nuvola i propri sistemi, è inclusa la virtualizzazione istantanea anche nel cloud di Datto e il supporto di disarster recovery e di business continuity del vendor».
Un esempio reale?
«Per una macchina da 1Tb, che salva 4 server e una macchina dell’amministrazione per tre anni, il service provider deve calcolare un costo di 81 euro al mese a macchina. Quanto ricaricarlo al cliente sarà lui a deciderlo».