Non solo firewall per la società, che oggi indirizza il mercato della protezione delle infrastrutture con una rete composta da un centinaio di partner certificati. Il caso Calzedonia.
Nata nel 2003 e da subito specializzata come content security e firewall security provider, Barracuda si presenta ormai sul mercato con un portafoglio decisamente più completo di soluzioni, mirate ”non solo a proteggere situazioni isolate, bensì tutta l’infrastruttura, dati inclusi” come spiega Stefano Pinato, Sales manager per l’Italia.
La società oggi indirizza i mercati della sicurezza e dello storage, fornendo appliance hardware, software e virtuali, servizi in modalità cloud e supporto remoto nell’ambito della sicurezza globale dei contenuti, della protezione completa dei dati e delle soluzioni di application delivery.
”Il nostro obiettivo – continua Pinato – è assicurare integrità, privacy e sicurezza ad aziende di ogni tipo e dimensioni”.
Il mercato di riferimento di Barracuda include infatti realtà molto piccole, da una decina di postazioni, e si estende fino a coprire le grandi corporation da oltre 100.000 postazioni.
E’ proprio questo uno degli elementi di novità per la società: ”Per effetto della crisi, i tradizionali big spender si sono trovati a fare i conti con una riduzione delle risorse, sia in termini economici, sia in termini di persone a disposizioni. E come risposta a una situazione di difficile gestione, sono andati a esplorare le strategie in atto nelle medie imprese, prendendo spunto da loro”.
È la filosofia del ”Simplify IT”, che si traduce, concretamente, in una ricerca di semplificazione in tutte le fasi che accompagnano un processo di acquisto e che va a toccare tutti gli aspetti, licensing incluso in un’ottica di ”Easy to buy, install, operate”.
Certo, il contesto italiano non è dei più semplici, anche perché Pinato conferma l’estrema disomogeneità in termini di capacità di innovazione nell’ambito della sicurezza.
”Dobbiamo confrontarci con realtà più lente e aziende estremamente reattive come ad esempio Calzedonia che si è dotata di un firewall in ogni negozio della sua rete”.
Calzedonia rappresenta forse l’esempio più calzante di come opera Barracuda non solo nel nostro Paese, ma a livello mondiale.
In questo caso il progetto prevede l’installazione di 8.000 firewall, 3.000 dei quali già in opera, tutti gestiti da un solo operatore.
”Tutte le consegne partono direttamente dall’Italia, con un container che contiene tutto quanto occorre, firewall incluso. L’installazione e la configurazione avvengono da remoto in otto minuti, dopo di che il sistema è gestibile da una sola console di controllo”.
Naturalmente, Barracuda, che in Italia conta su una struttura di poche persone, non può seguire direttamente le attività su ciascun singolo cliente, e si avvale pertanto di una rete di parter, a loro volta serviti dai tre distributori Bludis, Westcon, Zycko.
Nel caso di Calzedonia, ad esempio, in gioco è entrata la Systems di Bolzano.
”I partner – prosegue Pinato – operano su tutte le linee di prodotto secondo quanto previsto dal programma Barracuda Emea Partner Network e sono suddivisi nei tre tradizionali livelli di ingaggio, Certificato, Platinum e Diamond”.
Attualmente nel nostro Paese i partner attivi sono circa un centinaio. Verso di loro l’azienda sta facendo leva perché prendano in casa la piattaforma di gestione, che viene data a titolo gratuito, sulla quale possono sviluppare business addizionale sui loro clienti.
Ai clienti, per concludere, le macchine vengono date in demo gratuita per 30 giorni e goni quattro anni vengono sostituite gratuitamente, così da garantire sempre massima efficienza e aggiornamento di tutti gli apparati in campo.