Il mobile come obiettivo. Fin da quando i soci fondatori nel 2009 lavoravano in poche stanze nel centro di Pisa a oggi quando gli uffici ospitano 11 persone e sono situati all’interno del polo tecnologico di Navacchio, Beeapp ha scelto una focalizzazione verticale fino ad arrivare alla realizzazione di soluzioni proprie. Tutto questo scegliendo di “lavorare sempre sul nativo”, e quindi sviluppando app interamente nel linguaggio del dispositivo sul quale vengono lanciate, come spiega Giacomo Bosio, uno dei fondatori.
Le applicazioni per il mobile sono il core business di questa azienda che possiede una clientela di aziende medio-grandi con lavori che riguardano app per gestionali, utilità e mondo social.
FootMoov Fit, quando il fitness è smart
Fra i lavori spicca FootMoov Fit (iOS e Android), l’applicazione che interagisce con FootMoov, la prima scarpa smart.
Il progetto Footmoov ha l’obiettivo di migliorare stile di vita e benessere quotidiano, proponendo cinque diversi esercizi da eseguire a casa, in ufficio o in viaggio, seduto o in piedi, per allenare la muscolatura di gambe e piedi. Un progetto IoT che prevedeva l’analisi dei segnali inviati dall’hardware per decifrare ogni minimo movimento della scarpa, lo studio del design e lo sviluppo con codice nativo.
Cloud4Wi, per i gestori di punti di vendita, bar e ristoranti
Diverso è invece Cloud4Wi che fornisce ai gestori di negozi, caffetterie, ristoranti l’accesso facilitato a una serie di funzionalità della piattaforma Cloud4Wi. In questo modo gli esercenti, direttamente dal loro smartphone, possono vedere tutte le statistiche relative all’uso che fanno i propri visitatori del loro wi-fi con la possibilità di creare campagne di marketing o couponing.
Sono un paio di esempi dei lavori di Beapp che ha realizzato anche la app ufficiale di Xfactor, il talent show musicale di Sky, e AssayColor una app per il mondo Android che trasforma lo smartphone in un lettore per test colorimetrici utili per scopi scientifici. Oltre ai lavori per i clienti Beapp ha deciso di sviluppare soluzioni proprie come Clap Up, per spegnere la sveglia battendo le mani o a voce un progetto di tirocinio di uno studente che oggi lavora nel team della società, e soprattutto WeNote, la piattaforma che sostituisce la vecchia bacheca con i post it con uno strumento digitale, basato su beacon, da utilizzare all’interno di luoghi chiusi. “Si tratta di una indoor location-based reminder and messaging platform – spiega Bosio – che permette di creare un gruppo e scambiarsi promemoria”. Le notifiche però arrivano solo nel momento in cui serve averle. Una sorta di assistente personale di prossimo rilascio che intanto si è agià aggiudicato il premio Smau come miglior app nella categoria utility.