Crescita a tre cifre per il mercato mondiale dei dispositivi indossabili.
Lo sostiene Idc, che ha aggiornato all’inizio della settimana le sue previsioni: nuovi protagonisti in scena, nuovi dispositivi, maggiore consapevolezza da parte degli utenti porteranno il comparto a raggiungere i 45,7 milioni di unità entro la fine dell’anno, con un incremento del 133,4 per cento rispetto ai 19,6 milioni di unità di fine 2014.
E siamo solo all’inizio, visto che entro il 2019 si parla di un volume di 126,1 milioni di dipositivi l’anno, con un tasso di crescita medio annuale superiore al 45 per cento.
Il crescente interesse per questo comparto, sostiene la società di ricerca, viene dalla maggiore disponibilità dei cosiddetti smart wearable, i dispositivi in grado di far girare le applicazioni di terze parti, come i Gear di Samsung, Moto 360 di Motorola e naturalmente Apple Watch.
Gli smart wearable già quest’anno raggiungeranno i 25,7 milioni di unità, in crescita del 510,9 per cento rispetto ai 4,2 milioni dello scorso anno, mentre i dispositivi non smart, o meno smart che dir si voglia, quelli cioè che non supportano applicazioni di terze parti, dovrebbero passare ai 15,4 ai 20 milioni di unità, in questo caso con un incremento del 30 per cento.
Apple, sostiene IDC, rappresenta un ottimo “boost” per il comparto: alza l’asticella su questa tipologia di prodotti e invoglia un numero crescente di produttori a mettersi in gioco.
Nondimeno, sottolinea sempre la società di analisi, questo non significa che i dispositivi più “basici” siano destinato a scomparire: per il momento le prospettive di mercato per gli indossabili con funzionalità predeterminate sono ancora interessanti.
Ma quale form factor?
L’80% dei dispositivi al momento è rappresentato da braccialetti, orologi, fasce da polso, seguiti da dispositivi che possono essere posizionati su qualunque parte del corpo mediante una clip o un gancio. In terza posizione troviamo l’abbigliamento, segmento nel quale dovrebbero registrarsi i tassi di crescita più interessanti, in particolare per quanto riguarda l’embedding di sensori intelligenti in camicie, calze o cappelli.
Infine gli occhiali: in questo caso secondo Idc gli sviluppi, per quanto interessanti, dovrebbero riguardare prevalentemente il mondo professionale.
Finora, in un segmento effettivamente nuovo di mercato, i margini sono rimasti su livelli decisamente interessanti, ma con la crescita dell’interesse da parte del pubblico e la necessità di far aumentare i volumi di vendita, i prezzi hanno subito e ancora stanno subendo ribassi significativi, soprattutto per i modelli non smart. Chi è disposto a spendere di più guarda decisamente verso l’area degli smart wearable e bisgonerà vedere, nei prossimi mesi, come Apple saprà guidare la sfida.
Mercato dei dispositivi indossabili 2014-2019 (in milioni di unità)
Categoria |
Volumi 2014 | Quota mercato 2014 | Volumi 2015* | Quota mercato 2015* | Volumi 2019* |
Quota mercato 2019* |
Da polso | 17.7 | 90.4% | 40.7 | 89.2% | 101.4 | 80.4% |
Modulari | 1.6 | 8.3% | 2.6 | 5.7% | 6.7 | 5.3% |
Abbigliamento | 0.0 | 0.1% | 0.2 | 0.4% | 5.6 | 4.5% |
Occhiali | 0.1 | 0.3% | 1.0 | 2.2% | 4.5 | 3.5% |
Auricolari | 0.0 | 0.0% | 0.1 | 0.1% | 0.6 | 0.5% |
Altro | 0.2 | 0.9% | 1.1 | 2.4% | 7.3 | 5.8% |
TOTALE | 19.6 | 100.0% | 45.7 | 100.0% | 126.1 | 100.0% |
Fonte: IDC Worldwide Quarterly Wearable Device Tracker, March 30, 2015
* Stime