Il distributore ravennate lancia il suo progetto cloud. Due servizi già disponibili, per backup e videoconferenza. Altri due in partenza nel 2013. Si allarga la rete dei partner.
Che il cloud sarebbe diventato una delle leve sulle quali ItWay conta di costruire la sua crescita futura è cosa che Michele Papa, country manager del distributore ravennate, aveva chiaramente delineato nei mesi scorsi.
Ma quale forma avrebbe assunto la proposta, al di là dello sviluppo di alcuni servizi chiave anche in modalità cloud, non era ancora definito.
Oggi invece la strategia è chiara e, analogamente a quanto hanno fatto e stanno facendo altri distributori sulla scena italiana, ItWay è pronta con la sua nuvola.
A dimostrazione del fatto che cloud e canale hanno ormai trovato una forma di equilibrio che consente lo sviluppo dell’uno senza precludere il business dell’altro, ItWay ha lanciato ufficialmente nella giornata di ieri, nel corso del Cloud & Mobility Day di Milano, iNebula, brand name che ospita la sua offerta di servizi in cloud.
”Già due anni e mezzo fa avevamo organizzato un primo convegno sul cloud – racconta Papa – , quando in Italia si iniziava a parlarne senza una reale conoscenza del fenomeno. Allora l’obiettivo era dare consaevolezza e informazione sul fenomeno”.
Diciotto mesi dopo siamo entrati in una nuova fase, quella dell’adozione: ”E’ il momento di calare la teoria verso la pratica: come si declina il cloud in modo pratico e come può aiutare l’it nelle aziende?”.
L’abbinamento con la mobility non è casuale: ”Il fenomeno della consumerizzazione fa di noi utenti degli utenti cloud. Ed è da qui che bisogna partire, sdoganando il cloud verso la vita aziendale”.
Non è casuale nemmeno la scelta del nome.
La ”i” di iNebula richiama mondi che l’utente ha imparato a conoscere, quelli di iPad o iPhone, mentre Nebula è come un marchio di origine: ”Il richiamo al latino sta a indicare l’italianità del progetto: è una nuvola che sta nel cielo sopra la nostra testa”.
Per lo sviluppo di iNebula, ItWay ha sviluppato un proprio data center in alta affidabilità in Italia, che garantisce supporto in italiano e soprattutto che garantisce che i dati siano mantenuti in Italia.
Non dà dettagli sulla collocazione fisica del datacenter, che è comunque ridondato, Michele Papa, che precisa: ”Il nostro mantra è zero pensieri. Non vogliamo rendere visibile ai nostri utenti la complessità che sta dietro l’iniziativa. Anche se, è chiaro, ai clienti che per questioni di compliance hanno necessità di avere nel dettaglio tutte le informazioni sul servizio, siamo pronti a fornirle”.
Due i primi servizi di iNebula già disponibili e realizzati in collaborazione con i vendor che il distributore ha a listino.
Il primo, iNebula Safe, è un servizio di online backup indirizzato alla piccola impresa, per un massimo di 30 utenti. Viene proposto in due configurazioni, Smart, da 1 a 4 utenti, e Pro da 5 a 30, e il costo di sottoscrizione, a parte un costo di attivazione, viene calcolato in base al numero degli utenti.
”E’ un servizio che veicoliamo alle realtà molto piccole e che per questo intendiamo promuovere con una rete di agenzie territoriali che stiamo costituendo”.
Data la tipologia del servizio, per ItWay importante è la copertura capillare del territorio, tanto che conta di avere un agente per provincia, fatte salve le aree metropolitane per le quali possono essere due o tre.
Il modello prevede un completo coinvolgimento del canale, con la differenza, rispetto al target normalmente indirizzato dal distributore, che in questo caso ItWay si rivolge a realtà più piccole, ai veri e propri dealer che raggiungono con i loro clienti e con i loro territori un elevato livello di intimacy.
Il secondo servizio si chiama invece iNebula Vidio ed è un servizio di videoconferenza, indirizzato al segmento delle medie imprese e per il quale la società coinvolge agenzie e rivenditori più strutturati.
In questo caso il servizio ha un costo di attivazione e un costo per utente, modulare in base alla realizzazione: solo pc e mobile, sala video, recording, integrazione con soluzioni esistenti.
Entrambi i servizi sono sviluppati in modalità white label, così che il rivenditore possa offrirli a suo nome, eventualmente integrati in una proposta di servizi ai suoi clienti.
”Il branding sarà iNebula by, seguito dal nome del rivenditore: ItWay non compare”.
Non sono stati invece ancora attivati i servizi iNebula Energy, per la gestione energetica e iNebula Security, per la sicurezza infrastrutturale.br>
Consapevole che dal punto di vista contrattualistico, normativo e di privacy passare al cloud può diventare problematico per i rivenditori, ItWay intende accompagnarli con un percorso formativo, in collaborazione con Cloud Security Alliance, che, oltre a seminari d presentazione delle tematiche più attuali, ha sviluppato best practice dal punto di vista legale e della contrattualistica, rendendo di fatto disponibili dei semilavorati.
Sulla disponibilità e sull’interesse dei dealer a considerare questo nuovo approccio, infine, Papa è realista: ”Alcuni rivenditori sono pronti a ripensare i loro modelli di business in un’ottica di revenue ricorrenti, qualcuno si sta mettendo in discussione, qualcuno, invece non sarà mai pronto. E lì sarà il mercato a decidere”.
ItWay guarda anche al fronte dei managed service provider, anche perché tra i suoi clienti qualcuno sta già sviluppando una sua proposta cloud: ”Per noi sono un target strategico: portano sul mercato le loro proposte, magari mettendo iNebula a corollario. In questo caso iNebula diventa una Extended Cloud dell’Msp”.