Come da tradizione, l’appuntamento di metà agosto per la comunità del mondo ICT è l’IDF di Intel, l’Intel Developer Forum, in svolgimento in questi giorni a San Francisco. (a questo link il sito dedicato alla manifestazione)
Un cosa era chiara fin dai giorni che hanno preceduto il keynote di apertura di ieri: che sono lontani gli anni in cui il cuore e il centro degli interessi di Intel erano i PC.
Le attese erano tutte su temi diversi, dalle auto a guida autonoma all’intelligenza artificiale, dai droni ai robot, dall’Internet delle Cose ai datacenter.
Del resto queste attese sono coerenti con le nuove linee strategiche della società, che già dalla primavera scorsa ha cominciato a ridisegnare il proprio futuro intono ai server, all’IoT, alla connettività. Una decisione non certo presa a cuor leggero, visto che ha comportato il taglio di 12.000 posti di lavoro, ma che oggi deve dimostrare la sua validità.
Project Alloy protagonista del keynote di Krzanich
E non dunque un caso che nel corso del suo keynote di apertura il Ceo Brian Krzanich abbia presentato proprio Project Alloy, una soluzione all in one per la realtà virtuale, sviluppata a partire dalle tecnologie RealSense della stessa Intel.
Alloy non ha cavi di connessione al pc: la capacità computazionale si trova nell’Alloy Head-Mounted Device (HMD), lasciando dunque all’utente una maggiore libertà di movimento in spazi maggiori. Nella sua nota di presentazione, Intel spiega che, dal momento che il dispositivo è dotato di sensori anticollisione, questo significa che l’utente può utilizzare i movimenti fisici per esplorare spazi virtuali.
Intel parla di una realtà immersiva, che consente di utilizzare anche le mani per interagire con gli elementi del mondo virtuale, ma anche di una cosiddetta “merged reality” abilitata dalle videocamere RealSense integrate nel visore che non richiedono l’attivazione di sensori esterni o di videocamere nell’ambiente.
La collaborazione con Microsoft
Project Alloy, scrive Intel, è solo un esempio di come le sue tecnologie sia nell’ambito della sensoristica sia in ambito computing sia rese disponibile agli sviluppatori e ai maker perché diano vita a nuove esperienze immersive. Nel contempo, la società sta collaborando con Microsoft per ottimizzare contenuti ed esperienze basate su Windows su dispositivi come Alloy.
La collaborazione è stata confermata anche dalla presenza sul palco di Terry Myerson, senior VP di Microsoft, con uno speech dedicato alla Windows Holographic Experience.
Alloy e le API verranno aperti all’ecosistema dei partner che potranno così sviluppare prodotti e soluzioni a partire dal 2017.