Quando l’operazione sarà formalizzata, per Intel si tratterà della più importante acquisizione della sua storia.
A sostegno di quanto il suo impegno sul fronte dell’Internet of Things sia tutt’altro che di facciata, arriva la notizia che nei giorni scorsi la società avrebbe raggiunto un accordo definitivo per acquisire gli asset di Altera per 16,7 miliardi di dollari, vale a dire 54 dollari per azione.
Le trattative, secondo quanto riportano le agenzie statunitensi, sarebbero in corso fin dal mese di marzo, e si sarebbero interrotte una prima volta di fronte al rifiuto delle condizioni economiche da parte di Altera, in quella fase non convinta dell’equità dei 54 dollari per azione.
L’obiettivo dell’operazione, secondo quanto dichiarato dalla stessa Intel, è quello di combinare i propri processi produttivi con le tecnologie Fpga (field-programmable gate array) di Altera, già ampiamente utilizzati in ambiti quali il medicale, l’automotive e l’industriale, al fine di sviluppare nuovi prodotti per il mercato IoT.
I chip Fpga vengono di fatto programmati dal cliente dopo aver lasciato l’impianto di produzione: ogni chip contiene blocchi di circuiti per task specifici e sono i programmatori che decidono quali attivare e con quali scopi.
Nello specifico, l’intenzione sarebbe quella di combinare i prodotti Altera con i processori Xeon, per dar vita a nuovi prodotti integrati e pronti per i processi produttivi di Intel.
Appare chiaro come per Intel questa operazione rappresenti un passo ulteriore in una strategia di ricerca di nuove fonti di revenue da mercati emergenti, che si riflette i una fase di consolidamento del mercato.
Va detto, per amor di precisione, che tra Altera e Intel esiste da tempo un importante rapporto di collaborazione: è la stessa intel che produce infatti parte dei semiconduttori di fascia più alta di Altera, che li progetta, ma poi si rivolge a terze parti per la loro produzione.
La transazione dovrebbe concludersi nell’arco dei prossimi sei/nove mesi, una volta ottenute tutte le necessarie autorizzazioni da parte degli organismi di controllo.
Intel si rafforza nell’IoT con Altera
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