Qualche settimana fa avevamo dato notizia della costituzione di una “Partnership on AI”, associazione no Profit alla quale prendono parte Amazon, Facebook, Google, Ibm e Microsoft con l’obiettivo di migliorare la comprensione generale sull’Intelligenza artificiale condurre ricerche congiunte e stabilire best practice soprattutto per quanto riguarda etica, correttezza, inclusività, trasparenza, privacy, interoperabilità.
Ieri, un’altra alleanza è stata annunciata in quest’ambito, anche in questo caso molto importante per i nomi che vi sono coinvolti.
Microsoft ha reso noto infatti di aver aderito a OpenAI, organizzazione di ricerca sull’intelligenza artificiale fondata da Elon Musk, fondatore di Tesla (e non solo), Sam Altman, fondatore di Y Combinator, forse il più importante incubatore di startup statunitense, Greg Brockman e Ilya Sutskever, entrambi ricercatori ed esperti nell’area del Machine Learning.
OpenAI si muove su Azure
OpenAI ha scelto infatti Microsoft Azure come piattaforma cloud primaria per lo sviluppo del suo lavoro e delle sue ricerche, in virtù non solo delle caratteristiche intrinseche della piattaforma, ma anche dell’integrazione con tecnologie big data e cognitive come Azure Batch, Azure Machine Learning e il Microsoft Cognitive Toolkit.
In particolare, OpenAI figura tra gli early adopter delle Azure N-Series Virtual Machines, machine virtuali progettate per carichi computazionali particolamente intensive, la cui general availability è prevista per il prossimo mese di dicembre.