C’erano sia Satya Nadella, sia Jeff Weiner alla conferenza congiunta con gli analisti, nel corso della quale i due Ceo hanno spiegato i razionali dell’operazione che ha portato Microsoft ad acquisire LinkedIn.
L’accordo
L’operazione, come già anticipato, ha un valore di 26,2 miliardi di dollari complessivi e valuta le azioni LinkedIn 196 dollari ciascuna.
Una volta completata la transazione, LinkedIn manterrà il suo brand e la sua indipendenza, oltre che il suo Ceo, dal momento che Jeff Weiner resterà alla guida della società, entrando a far parte del Senior Leadership Team di Microsoft e soprattutto riportando direttamente a Nadella.
I razionali
Nella presentazione Satya Nadella ha sottolineato come Microsoft e LinkedIn di fatto abbiano una visione e una missione comune: promuovere il potenziale delle imprese, delle organizzazioni e dei professionisti.
LinkedIn è presente in oltre 200 Paesi e territori, conta su 433 milioni di iscritti, in crescita del 19 per cento anno su anno e vanta qualcosa come 105 milioni di utenti al mese, il 60 per cento dei quali naviga da mobile.
Con questi numeri in mano, l’obiettivo dichiarato è quello di creare la migliore sinergia possibile tra quella che oggi è di fatto la più significativa rete professionale al mondo e gli strumenti professionali di Microsoft, a partire dal cloud, da Office 365 e da Dynamics.
Tutto questo con l’obiettivo di sviluppare nuovi servizi a valore.
Dove nascono le sinergie?
L’assunto è semplice: “Oggi, tutte le informazioni di cui un professionista ha bisogno si trovano in silos. Connettendo le nostre rispettive reti, possiamo dar vita a esperienze nuove, intelligenti e connesse”.
Alcuni degli scenari di collaborazione sono già palesi.
Oggi, hanno evidenziato i due Ceo, a ogni profilo corrispondono tante informazioni granulari e diffuse su molteplici endpoint. In futuro sarà possibile ottenere una visione unificata e coerente. Similmente sarà possibile unificare in una vista unificata i diversi newsfeed che attengono alla vita professionale di un utente: un unico punto di raccolta di tutte le informazioni importanti e di tutti gli accadimenti che hanno rilievo per la sua vita professionale.
Gli skill al centro
Ma questo è solo l’inizio.
Unendo funzionalità tipiche del mondo Microsoft, da Office 365 a Cortana, l’utente potrà ricevere le informazioni rilevanti su persone che incontrerà in un meeting, grazie alla correlazione dinamica tra tutte le informazioni distribuite nei diversi silos.
Ma è quando entrano in gioco oltre a Office 365 anche piattaforme come Dynamics CRM o Lynda.com, la piattaforma di learning di LinkedIn che entrano in gioco le opportunità di business: perché allora si parla di social selling, di ricerca di skill, di formazione. Tutti temi centrali per entrambe le aziende, che insieme e unendo i loro strumenti, possono da un lato aiutare le imprese a trovare gli skill giusti, di cui hanno bisogno, dall’altro possono offrire ai professionisti, qualunque sia la loro posizione lavorativa, opportunità di formazione e di re-training, per acquisire quelle competenze che davvero il mercato chiede loro.
Formazione, una competizione europea
E per Microsoft la formazione è diventata talmente centrale da averne fatto anche una competition europea.
La società eroga, sia attraverso il proprio canale Channel 9, una piattaforma alla quale partecipano i responsabili dei suoi prodotti e delle sue piattaforme, sia attraverso Microsoft Virtual Academy, migliaia di videocorsi e tutorial, accessibili da chiunque gratuitamente. La competizione è tra Paesi Europei, si chiama European Online Learning Challenge e ha l’obiettivo di premiare la nazione nella quale si seguono e si completano più corsi online.
E il fatto che l’Italia in queste settimane sia comunque nelle prime tre posizioni della classifica, la dice lunga sulla fame di formazione che c’è nel nostro Paese.
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