Comincia a prendere forma anche la strategia cloud di Samsung, finora assente da questo terreno di gioco.
E considerato che rispetto ai competitor la società parte un po’ in ritardo, ha deciso di non seguire la strategia consueta, vale a dire sviluppare in house tecnologie e IP, ma di acquisirle sul mercato.
La scelta è caduta su Joyent, uno dei pionieri del mercato cloud, con la quale ha raggiunto un accordo definitivo per una somma non precisata.
Le logiche dell’operazione
Si tratterebbe, per entrambe, della classica mossa win-win.
Per Samsung, Joyent rappresenta la chiave per svincolarsi dalla dipendenza da AWS, sulla quale ha finora appoggiato tutta la sua infrastruttura cloud e tutti i servizi.
Per Joyent è l’opportunità per superare uno scoglio importante.
Come scrive la società nel post in cui spiega la decisione, “Finora abbiamo mancato delle capacità di scale per competere in modo efficace su un mercato in rapida crescita e fortemente competitivo come quello del cloud”.
Per Samsung la scelta di un player come Joyent è strategica proprio alla luce degli obiettivi che la società persegue: non si tratta semplicemente di una scelta tra l’una o l’altra piattaforma cloud; piuttosto obiettivo di Samsung è quello di sviluppare e distribuire su larga scala soluzioni mobile per il mondo consumer. E per questi obiettivi, la risposta viene proprio da Joyent.
Joyent è infatti stata tra le prime a sviluppare il proprio approccio al cloud in una logica di container, affiancandovi l’object storage.
“Siamo stati tra i primi – ricorda la società – ad abbracciare e indusrtrializzare i container, l’object storage compute- centric e il serverless computing”.
La sua offerta include Triton, i container as a service, e Manta, l’object storage as a service.
Cosa sono i container
I container sono simili a macchine virtuali, dal momento che garantiscono uno spazio isolato e separato per le applicazioni da eseguire in memory e per lo storage. Ogni container può avere i propri sysadmin e i propri gruppi di utenti.
Diversamente da una macchina virtuale, su un container non gira un’istanza completa di un sistema operativo, con kernel, driver e librerie condivise.
Nomi noti in quest’ambito sono Docker, CoreOS, Kurma, Jetpack.Cosa è Node.js
Node.js è una piattaforma costruita sul runtime JavaScript V8 di Chrome. Consente di sviluppare in modo rapido e semplice applicazioni di rete scalabili. Lavora in un logica event driven e si presta sia per applicazioni real-time, sia per dispositivi distribuiti.
E proprio i container rappresentano allo stato attuale la risposta giusta ai bisogni di Samsung, che conferma come il suo interesse nei confronti di Joyent sia nato proprio in virtù della combinazione rappresentata da Triton e Manta, dalla specializzazione della società nello sviluppo Node.js e nel serverless computing.
Le tecnologie Joyent saranno dirimenti nel percorso di sviluppo del business mobile di Samsung, soprattutto nel momento in cui la società punta a crescere nel mondo IoT, in quello della smart home e in quello dei veicoli connessi.
I container, infatti, consentono di distribuire app mobile su larga scala, senza necessità di server o hypervisor sovrastanti: questo significa maggiore velocità sia nello sviluppo sia nel provisioning.
In attesa di sapere maggiori dettagli sull’operazione, l’unica notizia trapelata è che il management team di Joyent entrerà a far parte del board id Samsung.