Declinato su sviluppo della rete, industria video e innovazione del business nell’era del cloud, il 29 e 30 settembre si è svolta l’edizione 2016 di UBB 2020, Towards a Better Connected World.
Più di 600 protagonisti del settore, esperti di tecnologia, opinion leader e partner si sono riuniti per confrontare la propria vision sull’andamento del settore della banda ultralarga e sullo sviluppo di nuove opportunità di business per gli operatori di telecomunicazioni.
Oggi la necessità di reti cresce senza fine, sia per diffusione, sia per disponibilità di banda. A livello mondiale sono già stati realizzati 350 progetti per reti gigabit, ed è ormai certo che la rete a banda ultralarga sarà la pietra miliare del mondo intelligente, sagomato con nuovo software e nuovo hardware.
“Le reti a banda ultralarga, così come i relativi servizi e le applicazioni, offriranno opportunità senza precedenti per la crescita dell’economia globale”, ha dichiarato Houlin Zhao, Co-Vice Chair Broadband Commission, in apertura di evento; “nel ventunesimo secolo, le reti a banda ultralarga diventeranno sicuramente un’infrastruttura fondamentale come le strade, le ferrovie, l’acqua potabile e le reti di energia elettrica”. Nel corso dell’evento sono state annunciate le evoluzioni di svariate compagnie di Tlc, spesso con l’annuncio del prossimo lancio di servizi a banda ultralarga e del conseguente stop a quelli a banda minore distribuiti finora.
Ancora presto per le case europee
Il quadro di riferimento per questa trasformazione è stato battezzato Roads, da Real-time, On-demand, All-online, DIY e Social. I clienti richiedono servizi video ICVT in grado di offrire un’esperienza superiore, per la cui erogazione gli operatori stessi devono trasformarsi in fornitori di servizi cloud.
Huawei è certa che la trasformazione digitale dell’industria sia un’altra opportunità strategica e gli operatori dovrebbero ripensare il proprio posizionamento nei mercati IoT, sia B2C, sia B2B. Anche nelle case la rivoluzione avanza, ma in Europa appare più lenta. In Asia, principalmente in Corea, esistono alcuni servizi avanzati già per il grande pubblico, mentre “In Europa ci sono early adopters nella sicurezza delle case oppure proposte verticali nelle assicurazioni e in sanità”, ha detto, Michael Philpott, practice leader for consumer services di Ovum, nel presentare l’evento.
Attualmente Huawei considera i servizi video come la più importante opportunità di business per gli operatori. “il video non è più un semplice servizio a valore aggiunto”, ha commentato Eric Xu, Rotating Ceo di Huawei; “in ultralarga gli operatori hanno una strategia ben sviluppata, pensata per aumentare il numero dei clienti, guidare la crescita dei servizi e il fatturato medio per utente”.
Non resta che attendere qualche settimana per vedere se l’incombente Broadband World Forum, che si terrà a Londra dal 18 al 20 ottobre, confermerà la centralità del video nella trasformazione delle reti.