Varato il Codice dell’amministrazione digitale

Un po’ strumento giuridico un po’ libro dei sogni il Codice indica la strada da seguire alla Pubblica amministrazione

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il Codice
dell’amministrazione digitale, un nuovo strumento giuridico, voluto che si
propone di fornire “un quadro normativo coerente, omogeneo e unitario all’applicazione delle nuove tecnologie digitali nella Pubblica amministrazione”.
Il Codice sancisce il diritto dei cittadini e delle imprese all’utilizzo delle tecnologie informatiche per tutti i rapporti con la Pa, a effettuare qualsiasi pagamento in forma digitale, ricevere comunicazioni pubbliche via e-mail e trovare online moduli e formulari aggiornati.

Il nuovo strumento normativo dà piena validità giuridica alla posta elettronica certificata alla firma digitale ai documenti informatici. Rende obbligatorie alcune caratteristiche per i siti della Pubblica amministrazione e punta all’azzeramento dei certificati tramite la trasmissione dei documenti tra amministrazioni e la condivisione dei database.

Un po’ strumento giuridico un po’ libro dei
sogni, il Codice ha il merito di indicare una strada che deve essere percorsa
però grazie a ingenti risorse finanziarie.
I risparmi sono assicurati solo
che al momento sembra articoli come il 37 sembrano soprattutto belle idee ancora
difficili da applicare. L’articolo dice infatti che in caso di conferenze dei
servizi che coinvolgano più amministrazioni è possibile organizzare il tutto con
videconferenze via Internet.

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