Tra circa un mese avremo i risultati di vendita dei computer portatili (e non) nel mondo nel primo semestre dell’anno ma non ci aspettiamo miracoli. La parabola discendente segnalata sia da Gartner che da Idc è destinata a proseguire: Idc, infatti, ha già messo le mani avanti prevedendo un -7,3% 2016 su 2015, un calo in volume che si assesterà solo nel 2018.
Parlando solo di Pc – ovvero di qualsiasi macchina che non abbia una tastiera estraibile – la decrescita nei cosiddetti mercati maturi (Stati Uniti, Europa occidentale, Giappone, Canada) da qui al 2020 (-2,1%) non sarà compensata dal +0,9% che si prevede come incremento in quelli emergenti (la regione Asia/Pacific escluso il Giappone, l’America Latina, l’Europa Centrale e dell’Est, il Medio Oriente e l’Africa).
L’unica speranza è affidata al form factor. Se si considerano solo i tablet con tastiera esterna, o i Pc con tastiera estraibile, il mercato accenna un sorriso.
I top vendor di computer portatili
Nella gallery in basso le tabelle dei top vendor secondo Idc e secondo Gartner. In termini di volume per la casa di Framingham nel primo trimestre del 2016 sono stati consegnate 60,6 milioni di unità nel mondo, per quella di Stamford 64,8.
Nel mondo, Lenovo è l’unico brand che supera il 20% di quota di mercato, ma non primeggia negli Stati Uniti, dove Dell e Hp continuano a farla da padroni portandosi insieme a casa il 50% del totale.
Considerando l’Italia, secondo Sirmi nei primi tre mesi del 2016 sono stati consegnate 1,7 milioni di unità tra cui 665mila notebook, 669mila tablet, 13mila workstation e 4.435 thin clienti, che mettono per altro a segno un preoccupante -27% anno su anno.
Nella gallery una scelta di novità dai vendor principali privilegiando il best in class con schermo da 17, quando disponibile. La compressione del mercato determina una riduzione dei marchi, e diventa sempre più difficile trovare 10 computer portatili specifici per il business.
Per questo proponiamo qualche alternativa che per caratteristiche non sfigura di certo, sia mai che nasca un nuovo trend!
La top 5 dei vendor secondo IDC
Lenovo è in testa nella classifica mondiale ma non è ancora riuscita a conquistare il mercato americano in cui gli autoctoni spadroneggiano.
La top 5 dei vendor secondo Gartner
Tra le rilevazioni di Gartner e quelle di IDC ballano circa 5 milioni di unità, quasi il 10% del totale.
Dell Inspiron 7000
Pochi produttori hanno a listino un 2 in 1 da 17 pollici. Dell ci crede e, soprattutto per usi specifici, potrebbe essere una buona scelta. Dell Inspiron 7000 da 17 pollici, prezzo da 1.300 euro circa a seconda della configurazione.
Lenovo Thinkpad P70
La casa cinese non occupa la prima posizione in classifica a caso. L’eredità Ibm si riconosce nell’affidabilità delle macchine unita a un buon studio del design. Lenovo Thingpad P70, prezzo 2069 euro.
HP ZBook Studio G3
Hp cerca di mantenere il passo differenziandosi e puntando su specifiche particolari. L’Hp ZBook Studio G3 costa 3.160 euro, un prezzo più alto rispetto alla concorrenza, è un 15 pollici ma ha tutte le caratteristiche di una workstation grafica. Potente e affidabile.
Fujitsu Lifebook U904
Un portatile onesto, leggero – ma con schermo da 14 pollici – ed elegante con una tastiera retroilluminata che non dispiace agli stakanovisti. Tutte le caratteristiche della macchina sono finalizzate a un utilizzo in ambiente business, dall’accesso al cripting del disco. Fujitsu Lifebook U904, prezzo circa 2000 euro.
Toshiba Satellite Pro C70-C
Altro modello da 17 pollici funzionale, prestante che punta alla concretezza più che al design. Le ultime novità Toshiba indicano che il taglio da 17 pollici probabilmente è in dismissione, un buon momento per fare affari. Disco da 1 TB, autonomia garantita più di 6 ore. Toshiba Satellite Pro C70-C, prezzo intorno ai 1000 euro.
Acer Aspire E5
Buona scelta di compromesso tra qualità e prezzo. Schermo da 17 pollici, disco da mezzo Terabyte, performances garantite dall’accoppiata Intel-Nvidia. Acer Aspire E5, prezzo da 800 euro, d’altronde il design si paga.
Asuspro Essential P751JF
Concretezza unita a una certa eleganza e cura del telaio per la linea dei prodotti professionali di Asus. Non per niente la casa taiwanese difende la posizione tra i top 5. Tanti particolari, dal touch pad particolarmente intelligente al disco anti-shock. Asuspro Essential P751JF, prezzo da 900 euro.
Apple MacBook Pro
Non è nato per l’azienda ma tanto ha sgomitato, complice il Byod, da mantenere una posizione invidiabile. Certo, la sua adozione farà la felicità dei sistemisti dell’azienda per far funzionare i servizi legacy, ma comunque dal cliente fa un figurone. Apple MacBook Pro da 15 pollici, 2300 euro. Su Applicando lo abbiamo messo sotto esame: qui lo raccontiamo.
MSI GP72 6QF Leopard Pro
Le nostre scommesse. Un po’ come nella F1 si provano strane configurazioni da traslare poi nel mass market, il settore dei portatili nati per il gaming potrebbe dire la sua nel mercato business. Msi è un leader riconosciuto nel gaming, e se vende qualche unità in azienda di certo non si offende. Msi GP72 6QF Leopard Pro ha caratteristiche anche per il business, prezzo 1400 euro.
Razer Blade Pro
Altro mostro sacro del gaming con caratteristiche interessanti per la produttività, il payoff recita “disegnato per giocare, ingegnerizzato per lavorare” e infatti piace molto agli sviluppatori di giochi. C’è una fantastica tastiera retroilluminata, per esempio, e una “spalla” sinistra che raccoglie un touch pad e i tasti funzione personalizzabili. Razer Blade Pro con schermo da 14 pollici, circa 2000 euro.