Alla Adobe ePublishing Conference 2010, Sandra Furlan di Mondadori racconta presente e futuro degli e-book e parla delle idee della principale Casa italiana. Con qualche sorpresa.
A fine 2010 il mercato italiano degli e-Book varrà 1,1 milioni di euro, pari allo 0,07% del mercato complessivo, che è di 1,4 miliardi di euro. Presumibilmente ci sarà un piccolo effetto traino della vendita di lettori e tablet: per il Natale italiano si prevede la vendita di 100 mila lettori di e-book, escludendo gli iPad. Si tratta di quote forti ma non fortissime, ottimistiche ma ragionevoli.
Nel 2011 si avrà un incremento di dieci volte, superando di poco l’1% del totale, per un fatturato stimato in 15 milioni di euro.
Quindi le vendite di oggi non sono eccezionali, anzi. Il più scaricato da Mondadori è Il fu mattia Pascal, gratuito, che ad ha avuto 2.500 download; di quelli a pagamento il primo è il più costoso di tutti, La caduta dei giganti di Follett, che in elettronico costa 15 euro (Iva al 20%) e il cui successo sposta un po’ il prezzo medio complessivo, che è di 9,7 euro.<br
Questi sono i dati principali snocciolati dalla rappresentante Mondadori al pubblico -presente e on-line- della Adobe ePublishing Conference 2010.
Il problema smartphone
La situazione italiana, va sempre ripetuto, comprende il 50% di persone che non legge neanche 1 libro annuo e la maggior parte degli altri ne sfogliano al massimo un paio.
La percentuale dei lettori forti, che leggono parecchi libri, è del 6%.
Un’altra particolarità, stavolta a numeri grossi, riguarda gli smartphone, posseduti dal 38% dei nostri connazionali (contro il 17% di penetrazione Usa). “Sugli smartphone non si leggerà Guerra e pace – ha detto Sandra Furlan responsabile Sviluppo Web Libri Trade in Mondadori, “ma è una piattaforma che non possiamo ignorare”. Su questa situazione bisogna interrogarsi, perché mettere insieme portatili, tablet/reader e smartphone potrebbe generare distorsioni del prodotto.
Rosa digitale
Una notizia inattesa è che da dicembre arriverà in e-book anche la collana Harlequin-Harmony, un segno dei tempi per una categoria di grande vendita ma non considerata nel digitale. Questo elemento avvalora l’affermazione più chiara della presentazione di Mondadori: in Italia l’e-book sarà gradito principalmente dai lettori forti, che aumenteranno ulteriormente il numero di testi acquisiti.
Dei 1.200 titoli finora digitalizzati dalla Casa di Segrate, 700 hanno venduto almeno una copia, che è ritenuto un fatto positivo. A partire dal 2011 tutti i titoli nuovi andranno in contemporanea, con circa 500 novità; ancora più pretenzioso il 2012: recuperare 6.000 titoli vivi, tutto il catalogo in pratica, nonostante i problemi di digitalizzazione e di contrattualistica principalmente per le copertine.
Il flusso di lavoro cambia sensibilmente: la promozione andrà in rete anche per i libri su carta, muovendosi verso un mercato guidato dagli utenti.
Prodotti futuri
La sperimentazione passerà per la letteratura di genere. A Francoforte, Mondadori con Telecom hanno annunciato dei canali tematici, nei quali una prima registrazione semplifica i pagamenti sfruttando le bollette telefoniche. Un’idea non nuova, va detto, ma che ridurrebbe il fastidio di molti italiani a pagare online su carta di credito.
Ma il pubblico vuole una lettura non lineare e/o enhanced su internet? Nel settore bambini si compete con computer e videogiochi, con contenuti a prezzi bassissimi. Per i fumetti Mondadori considera un grande presente e ci sta lavorando.
Per le apps “partiremo con l’applicazione per iPad dedicata al mondo di Licia Troisi”, anticipa la Furlan.
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