Sono sette i trend tecnologici del 2015 destinati a trasformare il modo di lavorare di ognuno di noi.
Li elenca Polycom fornendo la propria personale visione su un “Workplace of the Future” rivoluzionato dall’avvento di device mobili sempre più evoluti, che concedono ai dipendenti la libertà di lavorare da qualsiasi luogo modificando, di fatto, il modo di vivere e percepire l’ambiente di lavoro.
Da qui una prima evidenza: ossia che, per coniugare differenti fusi orari con diversi Paesi e culture, le aziende avranno sempre più bisogno di strumenti di collaboration in grado di ampliare le capacità del business e dimezzare distanze e tempi.
Ma affinché la videoconferenza arrivi davvero a scalzare l’email tra gli strumenti preferiti per la comunicazione tra colleghi, così come pronosticato dal futurista Jack Uldrich nel white paper “Revolutionizing the Future Workplace”, occorre il verificarsi di un diverso stile di lavoro da parte dei dipendenti stessi.
È, infatti, convinzione di Polycom che l’integrazione di tecnologie di collaboration sarà la chiave per l’adozione di strumenti di condivisione voce, video e content all’interno del proprio sistema di comunicazione. A renderle realtà, sempre secondo il fornitore di soluzioni di collaboration, ci penseranno nuove tecnologie come il WebRtc, il video standard-based, le Sdk e una più profonda comprensione delle applicazioni di comunicazione unificata.
Dunque, la scelta di ambienti lavorativi sempre più legati all’open space non contribuirebbe solo a ridurre la dimensione dello spazio fisico e le relative spese, ma offrirebbe nuove opzioni per il lavoro flessibile.
Ovvio, dunque, attendersi la possibilità di connettersi da qualunque posto nel mondo e in qualunque momento in una sorta di era della “Supermobility” all’interno della quale, sempre secondo Uldrich, device mobili, sempre più dotati di tecnologia Nfc, Wi-fi e wireless, forniranno tutti gli strumenti e la tecnologia di cui i dipendenti hanno bisogno per essere produttivi in movimento, comprese le soluzioni di collaboration voice, video e content.
In un siffatto quadro, le possibilità offerte da ambienti cloud, tecnologie VoIp e servizi di condivisione anche alle Pmi sono destinate a velocizzare l’adozione delle soluzioni di collaboration basate sulla nuvola.
Da qui il pensionamento della tradizionale infrastruttura Pstn, sempre più obsoleta, mentre nuove applicazioni e funzionalità precedentemente difficili da introdurre nel tradizionale ambiente premise-based saranno, sempre secondo Polycom, molto più semplici da sviluppare con i servizi di collaboration basati sul cloud.
Inoltre, aiutate dal WebRtc, le multinazionali dipenderanno sempre di più dal browser per ottenere funzioni di comunicazione all’interno dei flussi di lavoro.
È, infatti, convinzione di Polycom che nel 2015 ogni funzionalità avanzata necessiterà ancora di una soluzione aziendale, mentre nel 2016 ci sarà anche una più ampia adozione di queste soluzioni.
Di questa visione fanno già parte soluzioni di videoconferenza sempre più avvezze a connettersi semplicemente a servizi di terze parti, come Skype for Business aumentando le comunicazioni Business to business e Business to consumer.
Tutto ciò porterà gli utenti a vivere un’esperienza di collaboration realmente indipendentemente dal luogo in cui si trovano o dal device a loro disposizione, specie nei settori socio-sanitario, istituzionale, dei servizi finanziari e del retail.