Euronext, la principale infrastruttura di mercato finanziario paneuropea, nella propria nota odierna relativa ai risultati del primo trimestre 2021 ha comunicato di aver completato l’acquisizione del Gruppo Borsa Italiana per un corrispettivo finale di 4.444 milioni di euro.
Contestualmente Euronext comunica di aver firmato un contratto per portare il proprio data center core di gruppo nelle strutture gestite da Aruba.
In sintesi, Euronext ha segnato un ottimo inizio d’anno con ricavi del primo trimestre 2021 a 249,2 milioni di euro in crescita del 5,2%, nonostante volatilità e volumi inferiori rispetto a un contesto di mercato eccezionale nel primo trimestre 2020, EBITDA a 148,7 milioni di euro, margine EBITDA a 61,5% e EPS rettificato a 1,53 euro, in crescita del + 6,3%.
Parallelamente CDP Equity e Intesa Sanpaolo entrano a far parte degli azionisti di riferimento di Euronext attraverso la sottoscrizione di un private placement per 579 milioni di euro, con impegno a lungo termine.
Il nuovo data center di Euronext
Il data center scelto da Euronext sarà quello di Ponte San Pietro (Bergamo).
La data attualmente prevista per la prima parte della migrazione dei core data center del Gruppo Euronext, soggetta ad approvazione normativa e prontezza operativa, è fissata per il 2022.
La migrazione è pianificata in risposta a molteplici fattori, tra cui appunto l’acquisizione del Gruppo Borsa Italiana e la dinamica creata dalla Brexit.
Agisce in tal senso anche la spinta localizzare il data center principale del Gruppo in un paese in cui Euronext gestisce un grande business.
La stessa nota informa che questa migrazione del data center è pianificata per essere pronta per la migrazione dei mercati di Borsa Italiana sulla piattaforma di trading Optiq entro il 2023.
In merito Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba, in una nota esprime la soiddisfazione di Aruba: “Siamo estremamente lieti che Euronext, il principale mercato finanziario paneuropeo, abbia scelto il nostro Campus all’avanguardia, Global Cloud Data Center (IT3) in Italia, come proprio data center di riferimento. I data center ospitano i nuovi mercati azionari e Global Cloud Data Center (IT3) è in grado di fornire soluzioni di colocation su misura completamente personalizzate“.
La stessa nota ricorda che Global Cloud Data Center di Ponte San Pietro (Bergamo) è il più grande data center campus d’Italia con i suoi oltre 200.000 m² totali.
Recentemente Aruba ha deciso di ufficializzare i lavori di ampliamento che hanno coinvolto l’intera area e porteranno all’imminente attivazione di altri due data center all’interno del Campus.
Nel dettaglio il DC-B disporrà di una potenza di 9 MW, ripartita tra tre grandi sale.
Il DC-C invece sarà un data center multipiano con 4 sale dati poste su due livelli, ed una potenza a regime di 8 MW.
I nuovi moduli, andranno ad affiancarsi al DC-A, il primo dei data center inaugurati nel campus, che dispone di 10 sale dati, ormai quasi totalmente utilizzate.
Global Cloud Data Center utilizza risorse energetiche provenienti da diverse fonti tra cui il fotovoltaico, l’idroelettrico e da impianti geotermici ad elevata efficienza, che permettono di regolare la temperatura delle sale dati abbassando ulteriormente i consumi e l’impatto energetico dei data center.