Nel terzo trimestre è prevista l’introduzione sul mercato di schede grafiche basate sulla nuova Visual Processing Architecture di 3Dlabs, che punta sull’utilizzo di un’ampia schiera di processori SIMD anziché su rigide pipeline e processori specializzati.
Mentre sta per concludersi l’acquisizione di 3Dlabs da parte di Creative,
l’azienda californiana specializzata in chip grafici per applicazioni
professionali ha annunciato un nuovo processore grafico, provvisoriamente
chiamato P10. Frutto di due anni di sviluppo, il P10 viene definito una Visual
Processor Unit (VPU), un termine che serve anche per distinguerlo
dalle GPU di nVidia. E’ destinato ad applicazioni di fascia alta, dai giochi al
software professionale per OpenGL.
L’architettura della VPU di 3Dlabs
sostituisce le rigide pipeline con una matrice di oltre 200 processori
elementari programmabili per SIMD (Single Instruction, Multiple
Data, istruzioni che agiscono su più dati contemporaneamente). In questo
modo i nuovi stadi di pipeline per l’elaborazione della geometria, delle texture
e dei pixel possono fornire 170Gflop e un TeraOp di prestazioni grafiche in
combinazione con un’interfaccia di memoria DDR capace di 20 GB/s di banda
passante.
Grazie al disegno modulare, 3Dlabs ha evitato il proliferare delle
unità di elaborazione specializzate che si sono viste nelle GPU. La VPU include
innovazioni derivate dalle CPU, come un sistema di memoria virtuale che mappa
uno spazio indirizzi di 16 GB, un processore di comandi multithreaded che agisce
da multiprocessore e unità programmabili che supportano operazioni complesse,
che permetteranno di creare ogni sorta di effetti visivi
speciali.
L’architettura della VPU si incarnerà in prodotti diversi secondo
il settore di mercato. Le workstation grafiche utilizzeranno versioni per
OpenGL, mentre ai giocatori saranno destinate le versioni che sfruttano
principalmente il prossimo DirectX. Per le applicazioni foto-video sono previsti
filtri per Photoshop ed effetti speciali per Premiere.