55 è il prefisso per i «nomadi»

Il 31 marzo l’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni ha siglato la delibera che regolamenta i servizi di telefonia VOIP nel nostro paese, equiparandoli sostanzialmente a quelli della telefonia tradizionale. In sintesi, essa stabilisce la differen …

Il 31 marzo l’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni ha siglato la delibera che regolamenta i servizi di telefonia VOIP nel nostro paese, equiparandoli sostanzialmente a quelli della telefonia tradizionale.


In sintesi, essa stabilisce la differenza tra i numeri geografici e quelli nomadici: i primi, dotati di prefisso 0 come quelli che normalmente utilizziamo, dovranno tassativamente rispettare i propri confini distrettuali, non permettendo più di utilizzare le medesima numerazione se ci si trova fuori dal distretto di pertinenza.


Per i numeri nomadici, invece, senza vincolo territoriale, è stato scelto il prefisso 5x (la x sarà occupata inizialmente dal numero 5 e da altri numeri solo per esigenze future).


Sono state anche sancite la portabilità del numero nel caso di cambio di operatore e il diritto di chiamata ai numeri di emergenza, che presuppone l’esistenza di sistemi di backup su linea tradizionale nel caso la connessione non sia disponibile.


L’autority deve ancora stabilire come gli operatori VOIP che utilizzano piattaforme differenti dovranno garantire l’interoperabilità. La normativa ha riflessi diretti per operatori e utenza “singola”; meno per i dipendenti all’interno delle aziende, il cui centralino è in genere collegato a una linea PSTN. Ma si tratta di un punto fermo che contribuirà a far definitivamente decollare i servizi VOIP in tutti i settori.

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