L’accesso domestico via radio è da alcuni anni un sostituto valido alla linea fissa per le installazioni in abitazioni o edifici ove non è possibile portare la fibra ottica mediante tecnologia FTTH (Fiber To The Home) e neppure una più tradizionale linea ADSL con una buona connessione in rame: in questi casi può venire in aiuto il Fixed Wireless Access, abbreviato FWA.
Si tratta di una modalità di accesso a Internet dove il cosiddetto ultimo miglio, il tratto cioè dall’armadio di derivazione all’ingresso dell’abitazione, viene sostituito da un ponte radio.
FWA è una definizione però lasciata volontariamente generica, capace di gestire diverse tecnologie con le relative performance, così da poter seguire l’evoluzione tecnologica nel campo della trasmissione radio e migliorare col passare degli anni.
Come funziona la tecnologia FWA
Il Fixed Wireless Access è una connessione di tipo Fibra-Misto-Radio e rientra fra le connessioni definite dal legislatore a banda larga o ultralarga.
Nella sua versione più semplificata consiste in una stazione radio base, chiamata BTS (Base Transceiver Station) e collegata al resto di Internet con cavi in fibra ottica; da questa torre, generalmente installata in posizioni sopraelevate così da poter coprire aree di dimensioni maggiori, viene generato un segnale radio diretto verso l’utenza da servire, dove è presente un ricevitore.
Quest’ultimo, chiamato CPE (Customer Premise Equipment) comprende tutto quanto necessario per comunicare a due direzioni con la torre e con l’interno dell’abitazione, come un normale router Wi-Fi fornito da qualsiasi altra linea fissa. In fase di installazione il tecnico valuterà la qualità del segnale ricevuto e potrà scegliere di installare un’antenna all’esterno dell’edificio, opportunamente puntata verso la stazione base.
Nel corso degli anni il ponte radio, e con esso i CPE installati dagli operatori, hanno usufruito dei numerosi vantaggi dell’evoluzione tecnologica. In un passato che possiamo dire recente si faceva uso di trasmissione 4G o ancor prima dell’LTE, con banda disponibile limitata e quindi non sempre paragonabile a una linea FTTH di buona qualità, negli ultimi mesi si sta diffondendo l’uso delle tecnologie 5G per coprire il ponte radio in modo più performante. Per questo motivo le offerte attuali dei principali operatori usano la dicitura 5G FWA.
FWA o accesso mobile
All’apparenza un accesso FWA potrebbe sembrare a un occhio poco esperto molto simile all’utilizzo dell’hotspot generato dal proprio smartphone, basandosi su tecnologie radio analoghe.
Le differenze però ci sono e sono sostanziali: la stabilità della linea viene generalmente garantita dagli operatori, di norma limitando la quantità di clienti collegabili contemporaneamente a una medesima stazione radio base: rispetto alle utenze di telefonia mobile, nomadi per definizione, gli accessi FWA sono legati a un solo indirizzo ben definito e pertanto beneficiano di diverse ottimizzazioni alla qualità del segnale.
L’hotspot generato da uno smartphone ha la caratteristica di permettere a uno, o comunque pochi dispositivi in contemporanea, un accesso a Internet sfruttando la connessione del telefono. Viene generata una rete Wi-Fi tipicamente a basso raggio, dovendo lo smartphone limitare il consumo della batteria.
Rispetto alle reti Wi-Fi casalinghe, rese disponibili dai CPE delle reti FWA, la rete mobile è vantaggiosa proprio per le situazioni in mobilità, mentre è generalmente un limite nei casi di utilizzo prolungato e continuativo, tipico di un’abitazione.
Occorre poi tenere a mente il consumo e l’usura a cui la batteria va incontro quando lo smartphone fornisce accessi hot-spot per lungo periodo. Anche nel caso in cui si mantenga il telefono connesso al caricatore l’efficienza della batteria è comunque destinata a diminuire drasticamente a causa dei cicli di ricarica, svalutando e quindi rendendo obsoleto in un tempo decisamente minore lo smartphone.
Per tutti questi motivi, l’accesso Fixed Wireless è preferibile in termini di costi e benefici come sostituzione alla linea fissa di casa, mentre resta ottimale l’hot-spot in situazioni di accesso in mobilità.
Le onde millimetriche
Ogni operatore che sceglie di fornire un accesso tramite 5G FWA sceglie una frequenza fra quelle disponibili, alcune licenziate dal Ministero delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico, altre utilizzabili liberamente seppur con dei limiti. Nel primo caso ricadono gli operatori che hanno una frequenza nella banda dei 3,5 GHz, rientrante nella banda denominata FR1 e utilizzata dai dispositivi mobili compatibili 5G.
Altri operatori, fra i quali Eolo con la sua rete EOLOwaveG, scelgono invece di lavorare in banda FR2, cioè quella sopra ai 24 GHz. Quest’ultima è caratterizzata da una lunghezza d’onda, ovvero la distanza fra due punti di massimo della portante, nell’ordine dei millimetri, e per questo si usa parlare di onde millimetriche. La lunghezza d’onda, indicata nei manuali fisici con la lettera greca Lambda λ, è una grandezza legata inversamente alla frequenza, estremamente alta nella banda FR2, e proporzionalmente alla velocità di trasmissione, misura che interessa in quanto è strettamente legata con la possibilità di scaricare dati rapidamente da Internet.
Le onde millimetriche hanno però un difetto importante che è bene conoscere: sono estremamente efficaci quando il ponte radio è visibile, cioè quando non sono presenti ostacoli che possano bloccare o interrompere la trasmissione. Tipici ostacoli che interferiscono con la trasmissione FWA millimetrica sono gli alberi e i muri degli edifici: per questo il tecnico installatore preferirà montare l’antenna all’esterno e assicurarsi che nulla blocchi il segnale fra il ricevitore del cliente e la stazione radio base, in genere installata in posizione sopraelevata proprio per evitare blocchi.
Il vantaggio delle onde millimetriche è la quantità di segnale che possono portare, arrivando a offrire quindi un accesso più stabile e con migliori prestazioni.
Quali le performance attese
Abbiamo poco sopra accennato alle performance ed è corretto quindi chiedersi quale possa essere l’effettiva qualità di un accesso FWA. Premettendo che, come per tutti gli accessi a Internet, la qualità dipende da moltissimi fattori esterni quali la distanza dalle torri di accesso, la congestione delle stesse e la disponibilità di un percorso pulito per le onde radio, in genere con un accesso 5G FWA si può puntare ad accessi con velocità di download fino a 1 Gbit/secondo a bassa latenza, spesso sufficiente per poter videogiocare online senza troppo lag.
Non tutti gli operatori offrono lo stesso tipo di servizio e nel momento in cui scriviamo ci sono offerte con velocità massime pari a 100 o 200 Mbit/s, comunque ottimali per guardare più flussi video in 4K di Netflix in contemporanea.
La natura stessa dell’offerta FWA, dedicata in genere a zone geografiche ove l’assenza della connettività FTTH causerebbe del digital divide, rende molto importante valutare la copertura di tutti gli operatori disponibili in modo da poter scegliere confrontando principalmente i prezzi e le performance indicate, oltre a verificare che il metodo di installazione richiesto – indoor o outdoor – sia adatto alla propria situazione abitativa.
Le offerte degli operatori
Ad oggi la maggioranza dei grandi operatori nazionali ha almeno un’offerta per portare Internet in banda larga ai suoi clienti via radio; in ogni sito è disponibile un form per il controllo della copertura dell’indirizzo scelto, operazione che consigliamo di effettuare per valutare quali sono quelli che forniscono effettivamente il servizio; in alcune zone inoltre possono essere presenti operatori locali fortemente specializzati.
Nei prossimi paragrafi descriviamo le offerte ad oggi disponibili per le utenze private: in molti casi gli stessi operatori hanno delle opzioni anche per professionisti e imprese.
Linkem è uno degli operatori che storicamente ha sempre puntato a offerte di accesso via radio e pertanto ha una comprovata esperienza e presenza sul territorio; si è fusa ad agosto 2022 con Tiscali per incrementare la sua offerta di accesso a banda larga. Agli utenti privati offre due soluzioni, una ad abbonamento denominata 5G Senza Limiti a 24,90 euro al mese con 1 Gigabit/s di velocità massima, e una prepagata Senza Limiti Ricaricabile Plus che costa 169 euro per l’attivazione ed i primi tre mesi di navigazione fino a 100 Megabit/s, ricaricabile poi nei soli mesi nella quale si intende utilizzare il servizio: una soluzione ideale per le seconde case.
Eolo, come Linkem, è un operatore da sempre dedicato a fornire accesso via radio, e fornisce una serie di piani che vengono attivati via FWA sulla sua rete EOLOwave o tramite fibra ottica FTTH nei domicili serviti; propone due offerte, una fissa in abbonamento e una attivabile su necessità e pensata quindi per le seconde case non abitate tutto l’anno. La prima si chiama EOLO più e per 24,90 euro al mese offre accesso in download a 30 Megabit/s, incrementabili fino a 200 Megabit/s selezionando alcuni upgrade. L’offerta EOLO QuandoVuoi permette l’attivazione della linea anche solo per pochi giorni alla volta ma richiede un contributo di installazione pari a 99 euro una tantum.
Fastweb serve l’accesso radio con l’offerta Casa Light FWA al costo di 19,95 euro al mese e con velocità massima di 1 Gigabit/s. Vodafone propone a 27,90 euro al mese il piano Casa Wireless + 5G con accesso illimitato a 300 Megabit/s, con uno sconto aggiuntivo per i clienti mobile. In entrambi questi casi vengono forniti modem Wi-Fi e l’antenna installata da un tecnico specializzato, e i costi di attivazione vengono aggiunti mensilmente per i primi 20/24 mesi.
L’opzione di Tim per l’utenza radio si chiama WiFi Power FWA e include modem e attivazione senza costi aggiuntivi, a patto che la copertura permetta di utilizzare l’antenna indoor, altrimenti è necessario un intervento tecnico e l’acquisto di alcuni apparati specifici; il prezzo dell’abbonamento mensile è pari a 24,90 euro con 100 Megabit/s di banda in download.
La stessa velocità viene offerta anche da WindTre con il suo piano Super Internet Casa quotato 22,99 euro / mese, compreso di modem in comodato d’uso, al quale va però aggiunto un costo di attivazione di 69,99 euro una tantum.