La gara per le frequenze 5G si è chiusa con offerte che hanno superato i 6,5 miliardi di euro, secondo quanto ha comunicato il Ministero dello sviluppo economico, nel presentare i risultati e le aziende aggiudicatarie.
Tra queste, sicuramente un ruolo di rilievo è quello occupato dall’incumbent TIM, nell’asta per le frequenze 5G.
TIM si si è infatti aggiudicata un blocco a 3.700 MHz per 80 MHz totali, con 1.694 milioni di euro. Inoltre, l’azienda si è aggiudicata un blocco a 26 GHz per 200 MHz totali, con 33 milioni di euro.
Questi vanno ad aggiungersi ai due blocchi a 700 MHz vinti.
L’investimento complessivo di TIM, come informa l’azienda, ammonta a 2.407 milioni di euro.
La banda 3.700 MHz, già utilizzata per la sperimentazione avviata a inizio anno, è disponibile da subito.
Dal 2019 sarà disponibile la banda millimetrica 26 GHz, già “5G-ready” e utilizzata per rodare i primi servizi 5G.
I passi futuri per il 5G
TIM sfrutterà i blocchi 5G a più alta frequenza (3.700 MHz e 26 GHz) facendo leva sulle sperimentazioni avviate.
Queste sono già in corso a Torino, Bari e Matera, e nella Repubblica di San Marino.
Nella Repubblica di San Marino TIM ha già avviato l’implementazione di servizi negli ambiti smart city, sanità, turismo e cultura. Oltre ad applicazioni nel campo dei media, dell’education e della realtà virtuale.
Le frequenze a 700 MHz saranno disponibili a partire dal 2022. Queste serviranno a rafforzare la copertura UBB su tutto il territorio, anche indoor, con l’implementazione della tecnologia 5G.
TIM ha offerto dettagli anche relativi al pagamento delle frequenze.
Il Governo, nella legge di bilancio del 2017, ha stabilito che gli incassi avverranno prioritariamente con gli introiti derivanti dalle frequenze 3.6-3.8 e 26.5-27.5.
Per l’anno in corso il Governo ha identificato un incasso da parte di tutti gli operatori di 1.250 milioni di euro. Per il 2019 di 50 milioni, per il 2020 di 300 milioni, per il 2021 di 150 milioni. La restante eccedenza nel 2022.
Per il Gruppo TIM, l’esborso per cassa stimato preliminarmente e, quindi, l’impatto sulla posizione finanziaria netta nel 2018 sarà di circa 480 milioni di euro.
Il commento di TIM
“Grazie all’aggiudicazione di tutte e tre le frequenze in gara, TIM consolida la sua posizione di leadership in Italia. Le nuove frequenze acquisite rappresentano un asset fondamentale per lo sviluppo futuro del Gruppo e contestualmente per la crescita della digitalizzazione del Paese. Le sperimentazioni avviate in questi anni hanno portato, unico caso in Italia, già a risultati tangibili e l’antenna accesa a Bari recentemente certifica il primato tecnologico di TIM. Proseguiremo nel nostro impegno per l’innovazione e siamo convinti di poter continuare ad offrire ai nostri clienti servizi sempre all’avanguardia e la migliore esperienza digitale disponibile sul mercato”.
Questo è stato questo il commento dell’Amministratore Delegato di TIM, Amos Genish. Che prosegue in questo modo.
“Intelligenza artificiale, realtà virtuale e aumentata, robotica sono i driver dell’innovazione del prossimo decennio, cui va aggiunta una rete di sensori, che saranno un trilione entro il 2025. Su questi pilastri si basa la trasformazione digitale che porterà alla creazione della Gigabit Society, in cui TIM continuerà a giocare un ruolo da protagonista in Italia”.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell’azienda.