Accordo raggiunto tra la Ue e Microsoft. Per i prossimi cinque anni gli utenti europei potranno scegliere quale o quali browser installare sui loro pc, in alternativa o in sostituzione a Internet Explorer.
Dopo anni di contenzioso, Microsoft e l’Unione Europea hanno finalmente raggiunto un accordo.
Ne dà notizia la stessa Commissione in una nota pubblicata sul proprio sito, nella quale dichiara di aver accettato gli impegni ufficialmente assunti da Microsoft, con l’obiettivo di rendere più dinamico il mercato dei browser.
Microsoft è stata più volte chiamata in causa in questi anni con l’accusa di abuso di posizione dominante, per aver integrato il proprio browser Internet Explorer nel proprio sistema operativo e dunque contravvenendo alle’Articolo 102 del Trattato dell’Unione (Tfeu).
In risposta alle ultime istanze, Microsoft si è detta disponibile a offrire agli utenti europei la possibilità di scegliere tra browser diversi e a consentire ai produttori di disabilitare Internet Explorer sulle macchine di loro produzione.
In base ai termini dell’accordo, Microsoft per i prossimi cinque anni renderà disponibile nei Paesi della Ue, attraverso la procedura di Windows Update, un “choice screen”, definizione con la quale l’Unione Europea identifica il ballot screen di cui abbiamo avuto già modo di parlare in precedenti articoli, vale a dire una schermata a opzioni multiple dalla quale gli utenti potranno selezionare quale o quali browser desiderano utilizzare, in alternativa o in sostituzione di Internet Explorer.
Microsoft è formalmente impegnata al rispetto dell’accordo sottoscritto e in caso di infrazione la Commissione può intervenire comminando una ammenda pari a un massimo del 10% del turnover annuale complessivo di Microsoft, senza dover ulteriormente provare la violazione del regolamento antitrust comunitario.
L’accordo sottoscritto sarà rivisto tra due anni, e nel frattempo Microsoft è tenuta a riferire con regolarità alla Ue, a partire da sei mesi dalla stipula dell’accordo, così come è tenuta a portare eventuali modifiche al ballot screen, in base alle richieste della Commissione.