Risulta da un’indagine condotta in Italia da Itway Vad a fine 2009.
Fra i risultati di un’indagine relativa alla sicurezza, condotta online da Itway Vad tra settembre e novembre 2009 su un campione di rivenditori e system integrator italiani, spiccano quelli relativi ai settori di implementazione e all’entità dei progetti condotti nel nostro paese.
Il settore manifatturiero è quello che fa registrare la domanda maggiore di progetti di e-security, con quasi 4 aziende intervistate su 10 che dichiarano di avere attività in questo mercato. La Pa occupa il secondo posto della classifica dei progetti in corso. Seguono il settore finanziario e assicurativo, le telecomunicazioni, scuole e sanità.
L’importo medio di buona parte dei progetti di sicurezza in Italia (77,1%) si colloca al di sotto dei 50mila euro complessivi, con una rilevante percentuale sul totale (35,7%) che è inferiore ai 10mila euro. Solo il 12,9% dei progetti supera in media i 100mila euro.
Riguardo i cinque principali ambiti di security individuati dall’indagine (SaaS, cloud computing, virtualizzazione, integrazione di sicurezza fisica e logica, sicurezza applicativa), la virtualizzazione ha raccolto il maggior numero di consensi, con il 55,8% degli intervistati che crede nello sviluppo delle tecnologie di sicurezza in ambito virtuale.
Al secondo posto si collocano le aree della Security as a Service e della sicurezza applicativa, entrambe con il 36,4% delle aziende che le considera molto importanti per i propri clienti. Segue l’integrazione della sicurezza fisica e logica (31,8%). Solo l’11,9% degli operatori ritiene il cloud computing un importante driver di crescita nel futuro mentre il 42,9% attribuisce a quest’ambito un’importanza media.
La maggior parte dei progetti di sicurezza informatica (3 su 4) è portata a termine entro 6 mesi, con il 37,7% che si conclude nei 3 mesi. Il 26% delle aziende interpellate dichiara di gestire attività da concludersi in un lasso di tempo compreso tra i 6 e i 12 mesi.