L’indagine di Gartner sui Cio evidenzia come i budget ridotti impongono un ripensamento degli investimenti, anche in un’ottica funzionale.
Budget It sostanzialmente piatti per tutto il 2010, secondo Gartner, che parla di una crescita stimabile non superiore all’1,3%, in ogni caso in controtendenza rispetto al calo dell’8,1% registrato nel corso del 2009. Restano le differenze geografiche, questo va detto, con l’area Emea ancora un po’ sofferente e incline a un approccio conservativo, destinato a tradursi, a fine anno, in un ulteriore calo dell’1,9% rispetto al 2009.
I dati emergono dall’indagine 2010 sui Cio, dalla quale emerge che lo scorso anno è stato forse il più difficile per i responsabili dei sistemi informativi, che si sono visti decurtare budget e risorse, azzerando di fatto quattro anni di crescite.
Per questo motivo, anche se il 2010 mostra indubbi segnali di ripresa, Gartner si dice certa che non sarà tale da recuperare le perdite passate.
Dall’indagine, che ha coinvolto quasi 1600 Cio in 41 Paesi e 27 settori differenti, rappresentanti qualcosa come 126 miliardi di dollari di spesa It complessiva, emergono però anche delle indicazioni per quanto riguarda questo 2010 appena iniziato.
Chiusa, così si spera, la fase della riduzione dei costi inizia quella della creazione del valore. I Cio pensano a questo nuovo anno come a un’opportunità per imprimere un’accelerazione funzionale all’It, destinata a passare da mero supporto al business a contributor strategico, in un’ottica di innovazione e vantaggio competitivo.
Naturalmente, Gartner ha analizzato anche la scala di priorità per i Cio, cercando di evidenziare da un lato le prime dieci priorità per il business e dall’altro le dieci aree strategiche dal punto di vista prettamente tecnologio.
Per quanto riguarda il business, si parte con l’ottimizzazione dei processi di business, seguita ancora dalla riduzione dei costi e dal miglioramento dell’utilizzo delle informazioni disponibili in azienda. Al quarto posto delle priorità figura il miglioramento dell’efficienza della forza lavoro, mentre importante è anche la capacità di conquistare e mantenere nuovi clienti. Tutto questo non può avvenire senza cambiamenti, che devono essere gestiti e che devono portare allo sviluppo e alla creazione di nuovi prodotti e servizi.
All’ottavo posto i Cio interpellati nell’indagine collocano una maggiore efficacia nell’indirizzare clienti e mercati target, al nono la capacità di consolidare l’operatività e, da ultimo, un miglioramento generalizzato nelle relazioni con i clienti.
Non desta stupore, invece, il fatto che in cima alle priorità tecnologiche dei manager vi siano nell’ordine virtualizzazione, cloud computing e Web 2.0, seguiti dalle comunicazioni voce e dati, dalla Business Intelligence (che scende dunque dal primo posto degli ultimi cinque anni alla quinta posizione) e dalle tecnologie mobili.
Ampio spazio spetta ancora al document management, seguito dalle applicazioni cosiddette service-oriented, mentre le tecnologie per la sicurezza e l’It management restano rispettivamente in nona e decima posizione.
Appare dunque evidente, da questi dati, che i io si stanno orientando verso tecnologie di veloce implementazione che richiedono investimenti misurati e che nel contempo creano nuove opportunità per l’It in un’ottica di generale miglioramento delle performance dell’impresa.