Il dato emerge da una ricerca condotta dalla società di sicurezza negli Stati Uniti. Rispetto alle donne, gli uomini corrono più rischi online. E la società sviluppa una soluzione specifica.
La popolarità e la diffusione dei social network cresce di giorno in giorno e i cyber criminali stanno sfruttando questa situazione per ricercare potenziali vittime e trarne profitto. Secondo una ricerca condotta negli Stati Uniti da Symantec, il 44% degli utenti ha subito un attacco di cyber crimine attraverso un social network. Virus, frodi online, pornografia non richiesta, spam, e-mail di phishing sono le principali minacce diffuse su queste piattaforme attraverso messaggi fasulli inviati da truffatori che si fingono banche e altre aziende conosciute.
La ricerca rivela inoltre che il 76% degli intervistati è spaventato dal furto d’identità e che, rispetto alle donne, gli uomini corrono più rischi online e sono più spesso vittime del cyber crimine.
Per proteggersi dagli attacchi attraverso i social network, Symantec consiglia agli utenti di dotarsi di tecnologie di protezione e di seguire alcuni semplici trucchi per navigare sicuri. Per esempio la società suggerisce di eseguire sempre il log out al termine della navigazione, così da non consentire ad altri l’accesso ai propri dati, di impostate il browser in modo che non ricordi la password inserita e di tenere separati i contatti relativi alla vita privata da quelli lavorativi. Inoltre, sarebbe bene accertarsi che le impostazioni della privacy siano allineate al proprio profilo, non aprire mail o allegati sospetti, non rispondere alle mail che chiedono informazioni personali provenienti da sconosciuti e impostare password complesse con una combinazione di lettere e numeri, cambiandole regolarmente.
Per aiutare gli utenti a contrastare il crimine online e a proteggere le loro identità, Symantec ha introdotto l’applicazione Norton Safe Web per Facebook. Si tratta di uno strumento gratuito che, attraverso una tecnologia di analisi dei siti, effettua una scansione degli aggiornamenti degli utenti Facebook per trovare i link a siti malevoli.