Più sostegno alle Pmi con lo Small business act

L’Italia ha approvato in maniera definitiva la direttiva, che prevede supporto all’internazionalizzazione e al credito

Il premier Silvio Berlusconi, a seguito dell’approvazione in via definitiva nel Consiglio dei ministri del 30 aprile scorso, ha firmato la direttiva sullo Small business act (Sba), che introduce una serie di misure per accrescere la competitività delle piccole e medie imprese italiane. Con la definitiva approvazione della direttiva, che interesserà circa 6 milioni di aziende, società, cooperative e ditte individuali (pari al 99,8% delle imprese registrate presso le Camere di commercio), con oltre 9 milioni di occupati, l’Italia è tra i primi paesi in Europa ad attuare la comunicazione della Commissione Ue “Pensare anzitutto in piccolo”.

Il Contratto di rete
Secondo quanto riferisce il ministero dello Sviluppo economico, la direttiva Sba attribuisce particolare rilievo alla normativa del “Contratto di rete” – previsto dalle leggi 33/2009 e 99/2009 (Legge Sviluppo) – che si sta diffondendo tra le imprese che intendono aggregarsi e cooperare per meglio competere sui mercati internazionali. L’obiettivo è anche quello di arrivare a una semplificazione dei rapporti tra la PA e le imprese, grazie all’entrata in vigore dal 1 aprile 2010, dopo alcuni mesi di sperimentazione, della comunicazione unica per l’iscrizione alle Camere di commercio e per la gestione del flusso documentale verso Inps e Inail e il prossimo avvio dell’operatività degli Sportelli unici (Suap) e delle nuove Agenzie per le imprese. 

L’accesso al credito
 La Sba prevede inoltre nuovi strumenti per facilitare l’accesso al credito, innanzitutto attraverso il rafforzamento del Fondo di Garanzia (1,6 miliardi di euro), aperto recentemente anche alle imprese artigiane, di trasporto ed alle cooperative (e di cui fino ad oggi hanno beneficiato oltre 30mila imprese). Obiettivo intermedio è la facilitazione della relazione tra il sistema delle imprese e i fondi di investimento privati, così da favorire l’irrobustimento finanziario delle Pmi e programmi di sostegno all’innovazione e all’internazionalizzazione. Lo Sba prevede infine che, già a partire da quest’anno, sia annualmente presentato al Parlamento un disegno di legge per le Pmi inserito nel contesto della manovra annuale di bilancio (Dpeg, finanziaria e legge di bilancio) per realizzare specifiche iniziative a sostegno di questo segmento di imprese.

La soddisfazione di Confartigianato
«Siamo il Paese con la più alta densità imprenditoriale al mondo ed il primo in Europa a recepire i principi dello Small business act. La firma della direttiva – ha sottolineato il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini – è quindi un importante segnale della volontà del Governo di porre al centro dell’iniziativa politica e delle strategie di sviluppo del paese le imprese rappresentate da R.eTe Imprese Italia. Ora ci aspettiamo che i principi dello Small business act siano rapidamente applicati, a cominciare dagli interventi di semplificazione, di riduzione degli oneri amministrativi, di apertura dei mercati e di sostegno delle potenzialità di sviluppo per le Pmi. Sono numerose le indicazioni contenute nella direttiva di cui Confartigianato sollecita da tempo l’attuazione: tra queste, l’istituzione di un’Agenzia per le micro e piccole imprese con il compito rielaborare proposte finalizzate a favorire lo sviluppo delle aziende con meno di 50 dipendenti e la predisposizione di una legge annuale sulla micro e piccola impresa».

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