La Regione ha approvato un Bando che si compone di tre misure d’intervento per lo sviluppo delle aree destinate ad insediamenti produttivi a prevalente presenza artigiana.
IN SINTESI
BENEFICIARI SPESE AMMISSIBILI AGEVOLAZIONE
PROCEDURA |
SCHEDA DI VALUTAZIONE
DIFFICOLTÀ TEMPI COSTI PROBABILITÀ |
IN DETTAGLIO
NORMATIVA MODULISTICA PER INFORMAZIONI |
Con il Decreto dirigenziale 19 marzo 2010, n. 2679 , pubblicato sul s.s. n. 3 al Bur 2.3.2010, n. 12 è stato approvato il bando per lo sviluppo degli insediamenti produttivi artigiani e della competitività del sistema produttivo, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. b) della L.R. n. 1/2007.
L’obiettivo del bando è quello di sostenere Comuni e imprese artigiane in forma singola e associata per lo sviluppo degli insediamenti produttivi artigiani, e per la qualificazione delle attività artigiane, attraverso il contributo finanziario alla realizzazione di interventi infrastrutturali e di investimenti di innovazione in campo ambientale, tecnologico, organizzativo e della sicurezza.
Beneficiari
Poiché il bando prevede l’attuazione di tre differenti Misure i soggetti che possono beneficiare dei contributi sono diversi a seconda della Misura cui le attività ammissibili si riferiscono:
Misura A): i Comuni della Lombardia singoli, associati o consorziati, per interventi di cui le stesse amministrazioni locali siano soggetti committenti.
Misura B): i consorzi, le società consortili anche in forma di cooperativa, le associazioni temporanee e le società cooperative a responsabilità limitata fra imprese artigiane, purché regolarmente iscritti all’Albo artigiani.
Misura C): le imprese artigiane, regolarmente iscritte all’Albo artigiani e localizzate in un insediamento produttivo artigiano per il quale sia stata presentata domanda di contributo sulla Misura A) e/o sulla Misura B).
Per quanto riguarda le Misure B) e C) sono ammesse domande da parte di soggetti con sede legale in Lombardia o da parte di soggetti con sedi operative sul territorio lombardo e sede legale fuori Regione, purché il contributo sia richiesto esclusivamente per interventi da realizzarsi nell’ambito della sede operativa o delle sedi operative lombarde.
Iniziative ammissibili
Gli investimenti ammissibili a contributo si differenziano in funzione delle seguenti misure:
MISURA A) Gli interventi realizzati direttamente dalle Amministrazioni locali che abbiano ad oggetto:
- realizzazione, completamento, ammodernamento, rifacimento delle opere di urbanizzazione a servizio degli insediamenti produttivi artigiani;
- opere infrastrutturali, anche esterne al perimetro dell’insediamento, solo se strettamente e direttamente funzionali agli insediamenti produttivi artigiani, quali ad esempio: strade di collegamento/raccordo con il sistema viario esistente; infrastrutture tecnologicamente avanzate idonee a garantire l’efficienza energetica, la prevenzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo; migliorie e ammodernamenti ad infrastrutture ed impianti esistenti; reti tecnologiche; opere per la logistica ecc.;
- opere di recupero e riconversione di aree o strutture dismesse ai fini del loro riutilizzo per insediamenti produttivi artigiani.
MISURA B)
- opere di urbanizzazione primaria realizzate dalle aggregazioni di imprese artigiane all’interno degli insediamenti produttivi artigiani in cui tali soggetti o i propri componenti sono o saranno localizzati;
- opere ed impianti a servizio comune delle imprese aggregate, localizzate nell’ambito dell’insediamento produttivo artigiano, che determinino una maggiore efficienza ed un miglioramento delle performance, anche in ambito ambientale-energetico ed in ambito logistico, ed un rafforzamento della loro collaborazione;
- opere di recupero e riconversione di aree o strutture dismesse ai fini del loro riutilizzo per insediamenti produttivi artigiani;
MISURA C)
- investimenti in innovazione tecnologica, con riferimento all’innovazione di prodotto e/o di processo;
- investimenti finalizzati ad introdurre tecnologie innovative che riducano nel ciclo dell’attività produttiva, l’impatto ambientale in termini di emissioni d’aria, acqua, rifiuti, rumore, risparmio energetico;
- investimenti volti alla sicurezza degli ambienti di lavoro e per la tutela dai fenomeni di criminalità;
- investimenti per il potenziamento, consolidamento, realizzazione e riqualificazione della dotazione infrastrutturale delle imprese artigiane, in particolare attraverso interventi finalizzati:
– al completamento delle strutture destinate alla produzione e commercializzazione dei prodotti;
– all’ampliamento della sede produttiva e delle pertinenze ad essa connesse, legate strettamente al processo di ammodernamento aziendale e correlate alla diversificazione e/o implementazione delle linee di prodotto o processo;
- interventi finalizzati al conseguimento di certificazioni volontarie europee/internazionali.
Spese ammissibili
Per quanto riguarda le spese ammissibili, per la Misura A) sono ammissibili le seguenti voci:
- l’esecuzione delle opere individuate tra le iniziative ammissibili;
- la progettazione, la direzione lavori, gli studi di valutazione d’impatto ambientale ed i collaudi di legge, nella misura massima del 10% del costo per le opere di cui al precedente punto 1);
- l’acquisizione delle aree destinate alla realizzazione di opere infrastrutturali interne ai perimetri dei piani attuativi e/o degli insediamenti per un importo massimo pari al 10% del costo delle aree stesse.
Nel computo delle spese ammissibili, relativamente alle singole voci di spesa, potrà essere inclusa l’IVA qualora la stessa non possa essere recuperata, rimborsata o compensata dall’amministrazione fiscale.
Per quanto riguarda la Misura B) sono ammissibili le seguenti voci di spesa:
- l’esecuzione delle opere e degli interventi individuati tra le iniziative ammissibili;
- la progettazione, la direzione lavori, gli studi di valutazione d’impatto ambientale nella misura massima del 10% del costo per le opere di cui al precedente punto 1).
Entrambe le voci sono escluse le spese per l’Iva.
Infine, per la Misura C) le spese ammesse sono le seguenti:
1) Investimenti in innovazione tecnologica
- acquisto di macchine utensili o di produzione, macchinari, apparecchiature e attrezzature il cui utilizzo sia correlato all’attività svolta dall’impresa e diretto ad innovazione di prodotto e/o di processo
- acquisto e/o installazione e/o realizzazione di impianti necessari al funzionamento dei nuovi macchinari/attrezzature;
- spese di consulenza strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti. Si precisa che tali spese non potranno essere ammesse per un importo superiore al 10% del totale dell’investimento riconosciuto.
- spese per la formazione del personale nella misura del 10% del totale dell’investimento riconosciuto.
2) Investimenti finalizzati a ridurre l’impatto ambientale
Gli interventi devono essere finalizzati alla prevenzione e alla riduzione dell’inquinamento derivante dai processi produttivi. A tal fine verranno finanziati gli investimenti destinati al miglioramento del ciclo produttivo di produzioni esistenti oppure a produzioni nuove o riprogettate, relativi a:
- tecnologie pulite nei cicli produttivi che riducano, alla fonte, le emissioni inquinanti e la produzione di rifiuti;
- tecniche di abbattimento delle emissioni e della produzione di rifiuti, finalizzate ad una tutela ambientale migliorativa rispetto ai limiti normativi di riferimento;
- recupero e riciclo dei residui della lavorazione;
- spese di consulenza strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti.
3) Investimenti volti alla sicurezza degli ambienti di lavoro e per la tutela da fenomeni di criminalità
- installazione di sistemi di video sorveglianza;
- videoprotezioni a circuito interno e circuiti di videocamere;
- sensori a infrarossi e rilevatori ad alta tecnologia;
- sistema di allarme con individuazione satellitare, collegato con centrali operative;
- inferriate e porte blindate di sicurezza;
- tutela e sicurezza dei lavoratori;
- spese di consulenza strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti.
4) Investimenti per il potenziamento, consolidamento, realizzazione e riqualificazione della dotazione infrastrutturale
- opere murarie e assimilate, finalizzate al potenziamento infrastrutturale e all’ammodernamento dell’impresa, ad esclusione di opere ed oneri di urbanizzazione;
- acquisizione di aree o immobili destinati a sedi produttive, nella misura massima del 10% del totale dell’investimento riconosciuto;
- spese di consulenza strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti;
- impianti di servizio riferiti agli investimenti di cui sopra.
5) Spese per il raggiungimento di certificazioni volontarie europee/internazionali
- spese di consulenza strettamente connesse al raggiungimento della certificazione.
Con riferimento a tutte le misure, non sono ammesse le spese finalizzate esclusivamente al rispetto degli obblighi previsti dalle leggi vigenti. Non è ammessa inoltre l’esposizione di costi, riferiti alla medesima voce di spesa, da parte di soggetti diversi. Non sono ammesse spese a titolo di locazione finanziaria strumentale o immobiliare (anticipo, canoni, prezzo di riscatto), né spese per gestione o servizio di manutenzione relative alle opere/investimenti oggetto della domanda (opere, macchinari, attrezzature, impianti, ecc.)
Agevolazioni previste
Il contributo concesso si diversifica a seconda della Misura cui si riferisce:
- Misura A: Il contributo, in conto capitale a fondo perduto, non potrà in alcun caso eccedere l’importo massimo di 300.000,00 euro e sarà concesso nella misura del 25% delle spese ammissibili. La misura del contributo può essere eventualmente incrementata sino al 50% delle spese ammissibili nel caso in cui le domande ammesse e collocate in graduatoria non esauriscano la disponibilità finanziaria.
- Misura B: A ciascun progetto può essere concesso un contributo di importo massimo pari a 200.000 euro. Il contributo sarà determinato nella misura del 50% delle spese ammissibili, fermo restando il rispetto del limite previsto dal regime de minimis da parte dell’effettivo beneficiario dell’agevolazione.
- Misura C: A ciascun soggetto può essere concesso un contributo di importo massimo pari a 50.000 euro. Il contributo sarà determinato nella misura del 50% delle spese ammissibili, fermo restando il rispetto del limite previsto dal regime “de minimis” per ciascun beneficiario.
Procedure
Le domande, compilate utilizzando la modulistica predisposta, devono essere indirizzate entro il 23 luglio 2010 a:
- per la Misura A) e B):
Regione Lombardia – Direzione Generale Artigianato e Servizi – U.O. Insediamenti e Occupazione – Viale Restelli, 1 – 20124 Milano; |
- per la Misura C):
Regione Lombardia – Direzione Generale Artigianato e Servizi – U.O. Artigianato – Viale Restelli, 1 – 20124 Milano; |
Le domande devono inoltre pervenire al Protocollo Generale della Giunta Regionale della Lombardia in Via Taramelli 20 e Via Pirelli 12 – Milano, o presso il Protocollo della D.G. Artigianato e Servizi – Viale Restelli 1 – Milano oppure presso gli sportelli delle Sedi Territoriali regionali.
(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento Media)