Campania, parte il bonus investimenti

Concessione del credito d’imposta regionale regionale per nuovi investimenti produttivi: i tempi e le procedure.

La Regione bissa il contributo nazionale per i nuovi investimenti produttivi nel Mezzogiorno, e propone una norma regionale ad hoc (la l.r. n. 12/2007) – non cumulabile con quella nazionale – destinata alla concessione di un credito d’imposta alle imprese con sede operativa in Regione.

Soggetti beneficiari
Destinatari dell’agevolazione sono le Piccole e Medie imprese, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, operanti in tutti i settori economici, con esclusione dei seguenti:

  • pesca ed acquacoltura, di cui al Regolamento (Ce) 104/00 del Consiglio;
  • produzione primaria di prodotti agricoli;
  • trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, laddove l’importo dell’aiuto sia fissato sulla base del prezzo o della quantità di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese in questione o laddove l’aiuto sia subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari;
  • industria carboniera, così come individuata nel Regolamento (Ce) 1407/02 del Consiglio del 23 luglio 2002, sugli aiuti di Stato all’industria carboniera, pubblicato nella Guce serie L 205 del 2 agosto 2002;
  • industria siderurgica;
  • cantieristica navale;
  • fibre sintetiche.
  • Alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le imprese richiedenti devono essere costituite ed iscritte nel Registro delle imprese, trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di scioglimento o liquidazione e non essendo sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa o amministrazione controllata. Inoltre, devono essere in regime di contabilità ordinaria o impegnarsi ad adottare tale regime contabile entro la data di avvio dell’investimento.

    I programmi agevolabili
    Sono agevolabili i programmi di investimento relativi a strutture produttive già esistenti o che vengano impiantate nell’ambito del territorio regionale.
    I programmi possono consistere nell’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di beni strumentali nuovi, materiali ed immateriali, destinati alla creazione, nell’ambito del territorio regionale, di una nuova struttura produttiva ovvero finalizzati all’estensione, alla diversificazione della produzione, anche mediante prodotti nuovi aggiuntivi, o alla trasformazione fondamentale del processo produttivo complessivo di una struttura produttiva già esistente sul territorio regionale.
    Sono ammissibili i programmi di investimento avviati successivamente alla comunicazione di concessione dell’agevolazione (effettuata tramite e-mail certificata della Regione) e conclusi entro il termine di dodici mesi. Per data di ultimazione del programma di investimento si intende la data in cui tutte le spese afferenti al programma di investimento stesso sono state effettivamente sostenute (v. tavola sotto).
    Al fine dell’accesso al credito di imposta, gli investimenti devono riguardare l’attività prevalente svolta dall’impresa presso la struttura produttiva.

    Data di ultimazione dell’investimento

    Beni mobili

    Quando il bene è stato consegnato o spedito ed il relativo pagamento è stato effettuato dall’impresa beneficiaria ed è giustificato da una fattura quietanzata o da un documento contabile di valore probatorio equivalente

    Prestazioni di servizi

    Quando le stesse sono state ultimate ed il relativo pagamento è stato effettuato dall’impresa beneficiaria ed è giustificato da una fattura quietanzata o da un documento contabile di valore probatorio equivalente

    Ipotesi di realizzazione dell’investimento mediante contratto di appalti a terzi e in caso di Sal

    Quando gli stati di avanzamento (Sal) sono stati accettati ed il relativo pagamento è stato effettuato

    Spese ammissibili
    Sono ammissibili le spese relative all’acquisto di beni materiali ed immateriali ammortizzabili. In particolare:

    • Macchinari e impianti, diversi da quelli infissi al suolo. Ne fanno parte gli impianti generici (es. impianti di produzione e distribuzione energia, officine di manutenzione, raccordi e materiale rotabile, mezzi per traino e sollevamento, centrali di conversione, parco motori, pompe, impianti di trasporto, servizi vapore, riscaldamento e condizionamento, impianto allarme), nonché gli impianti specifici ed altri impianti (quali, ad esempio, forni e loro pertinenze), nonché i beni individuabili quali “macchinari”, automatici e non automatici. In linea generale, sono diversi da quelli infissi al suolo gli impianti e i macchinari che possono essere agevolmente rimossi e posizionati in altro luogo, mantenendo inalterata la loro originaria funzionalità;
    • attrezzature: si tratta delle attrezzature industriali e commerciali, da laboratorio, equipaggiamenti e ricambi, attrezzatura commerciale e di mensa, attrezzatura varia ed utensili, attrezzature che completano la capacità funzionale di impianti e macchinari.
    • brevetti;
    • licenze.

    Sono, invece, esclusi dall’agevolazione tutti i beni materiali rientranti in categorie diverse, compresi gli immobili e gli autoveicoli. L’esclusione dei mezzi di trasporto (cd. attivi mobili) è regola generale, che vale anche per le imprese che effettuano il trasporto per conto terzi.
    I programmi informatici rientrano tra i beni immateriali agevolabili solo se commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e, comunque, nella misura in cui i medesimi programmi siano riferibili a trasferimenti di tecnologia mediante acquisto di brevetti o licenze.
    Il bando chiarisce anche che sono agevolabili i beni parzialmente incorporati in un bene immobile (cioè beni non interamente separabili dall’immobile stesso), nella misura in cui gli stessi siano parte di un programma di investimento iniziale. In tale caso, rileverà esclusivamente il costo relativo alla parte di essi separabile dall’immobile. A titolo esemplificativo, si potrebbe citare un impianto elettrico o un impianto di aria condizionata, per i quali saranno agevolabili solo i costi relativi agli elementi fisicamente rimovibili senza procedere ad alcun intervento sull’immobile.

    Misura dell’agevolazione
    La percentuale di agevolazione, pari al 40%, va applicata sull’investimento netto, rappresentato dall’investimento lordo (spesa complessiva sostenuta) decurtata del costo non ammortizzato dei beni rientranti nelle medesime categorie, appartenenti alla stessa struttura produttiva, ceduti e dismessi nel corso del periodo. Al riguardo si chiarisce che rilevano anche le cessioni e le dismissioni relative ai beni acquistati usati. Non vanno, invece, considerate le cessioni e le dismissioni inerenti ai beni strumentali esclusi dall’agevolazione.
    La spesa per investimenti lordi non può comunque superare il limite massimo di 1.500.000,00 euro.
    L’impresa beneficiaria deve partecipare al finanziamento dell’investimento con un apporto finanziario minimo pari al 25% delle spese ammissibili, attraverso proprie risorse o mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi sostegno pubblico.

    Utilizzo del credito di imposta
    Il credito d’imposta non può essere chiesto a rimborso ed è utilizzabile in compensazione, ai sensi dell’art. 17 del Dlgs 241/97. L’utilizzo del credito d’imposta deve avvenire entro il termine massimo di diciotto mesi dalla data di ricevimento della comunicazione di concessione dell’agevolazione. L’eventuale credito d’imposta fruito oltre il suddetto termine è soggetto a recupero. In particolare, il bonus potrà essere utilizzato in due tranche (60% e 30% in base allo stato di avanzamento del programma di investimento).

    Procedura
    La procedura di accesso all’agevolazione è valutativa a sportello. Le imprese devono essere in possesso dell’indirizzo Pec e utilizzare la firma digitale.
    La registrazione sul sito è stata consentita dal 28 aprile 2010. A partire dal 28 maggio 2010 è consentito procedere alla compilazione on-line del modulo di domanda. L’apertura dello sportello telematico per la presentazione delle domande è fissato alle ore 10:00 del 28 giugno 2010.

    Documentazione da predisporre
    Per l’accesso all’agevolazione è, comunque, necessario disporre ed inoltrare una serie di documenti. Si tratta in particolare della:

  1. domanda di accesso;
  2. copia del documento di riconoscimento del legale rappresentante dell’impresa;
  3. copia dell’atto e/o contratto, regolarmente registrato e/o trascritto, attestante la piena disponibilità (a titolo di proprietà, diritto reale di godimento, locazione o comodato) dell’immobile nell’ambito del quale viene realizzato l’investimento;
  4. copia dei preventivi di spesa;
  5. certificazione di iscrizione al Registro delle Imprese con vigenza fallimentare recante la dicitura antimafia, rilasciato dalla Cciaa;
  6. copia della richiesta delle informazioni antimafia presentata alla competente Prefettura nel caso in cui l’agevolazione richiesta sia superiore a 154.937,07 euro;
  7. visura camerale;
  8. certificazione Durc rilasciata in data non anteriore al trentesimo giorno antecedente alla data di presentazione della domanda.

 

(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento Media)

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