Un nuovo invito a presentare proposte per il programma Eurostars, promosso nell’ambito della piattaforma della ricerca e sviluppo Eureka, a supporto delle Pmi innovative che investono in R …
IN SINTESI
BENEFICIARI |
ATTIVITA’ AGEVOLABILI |
AGEVOLAZIONE |
PROCEDURA |
SCHEDA DI VALUTAZIONE
DIFFICOLTÀ |
TEMPI |
COSTI |
PROBABILITÀ |
IN DETTAGLIO
NORMATIVA |
MODULISTICA E INFORMAZIONI
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È stata fissata al 30 settembre 2010 la prossima scadenza per la presentazione da parte delle Pmi di progetti di ricerca e sviluppo orientati al mercato nell’ambito del Programma europeo di innovazione “Eurostars”.
Eurostars è un’iniziativa congiunta tra Eureka e il Settimo Programma Quadro dell’UE per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico (7PQ), destinata a supportare le Piccole e medie imprese innovative (v. box sotto)
IL PROGRAMMA “EUROSTARS” |
“Eurostars” è un programma basato sull’art. 169 del Trattato Ue ed è rivolto al sostegno della ricerca industriale delle Piccole e medie imprese europee aventi proprie capacità di ricerca. Esso viene gestito dall’iniziativa Eureka. |
Il programma è indirizzato, in particolare, alle imprese che, in base alla definizione Ue, investono almeno il 10% del proprio giro di affari o del full time equivalent in attività di ricerca e sviluppo.
I progetti di ricerca e sviluppo Eurostars possono riguardare qualsiasi area tecnologica, a condizione che abbiano uno scopo civile e siano destinati a sviluppare un nuovo prodotto, processo o servizio.
Il finanziamento per i progetti Eurostars proviene dai singoli schemi nazionali aderenti al programma.
La partecipazione dei soggetti italiani è assicurata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) e copre il 50% dei costi sostenuti per le attività di ricerca industriale e il 25% dei costi sostenuti per le attività di sviluppo sperimentale.
Beneficiari
Possono beneficiare dei contributi previsti:
- le imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni e/o di servizi;
- le imprese che esercitano attività di trasporto per terra, per acqua o per aria;
- le imprese artigiane di produzione (di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443);
- i centri di ricerca con personalità giuridica autonoma promossi da uno o più soggetti sopra indicati;
- i consorzi e società consortili comunque costituiti, purché con partecipazione finanziaria superiore al 50% dei soggetti di cui sopra. Il limite della partecipazione finanziaria è fissato al 30% per consorzi e società consortili aventi sede nelle aree considerate economicamente depresse del territorio nazionale;
- i parchi scientifici e tecnologici.
Le imprese come sopra indicate possono presentare domanda di agevolazione anche congiuntamente con Università, Enti di ricerca, Enea, Asi ed altri organismi di ricerca, ai fini della stipula di un contratto cointestato.
In tal caso, la partecipazione finanziaria nel progetto deve essere superiore al 50% del costo complessivo del progetto stesso, pena l’inammissibilità della domanda.
I criteri legati alla partnership italiana impongono che i costi (sostenuti dai partner italiani) per attività di ricerca industriale devono essere sempre maggiori di quelli per attività di sviluppo sperimentale.
I costi sostenuti dai partner pubblici (Università, Enti ed organismi di ricerca) devono essere inferiori rispetto a quelli sostenuti dai partner privati.
Progetti ammissibili
Il Bando sostiene progetti internazionali di ricerca e sviluppo nell’ambito di qualsiasi area tecnologica.
Nel contesto del programma Eurostars sono ammissibili tutte le attività di ricerca e sviluppo guidate da una o più Pmi stabilite negli Stati partecipanti.
Si tratta, nello specifico di:
- azioni attuate mediante progetti transnazionali con più partner che coinvolgono almeno due partecipanti indipendenti appartenenti a Stati partecipanti diversi e che riguardano attività di ricerca, sviluppo tecnologico, dimostrazione, formazione e diffusione. A questi progetti possono partecipare anche le organizzazioni di ricerca, le Università e le grandi imprese;
- azioni eseguite principalmente dalle Pmi che effettuano attività di R&S, le quali devono contribuire almeno per il 50% dei costi connessi alla R&S nel progetto.
I progetti devono essere destinati alla popolazione ed essere finalizzati allo sviluppo di nuovi prodotti, processi o servizi.
La durata massima dei progetti è di 3 anni. Entro il secondo anno il prodotto della ricerca dovrà essere pronto per il suo lancio sul mercato. Eccezioni si applicano ai progetti per ricerche mediche o biomediche: in questo caso, infatti, si richiede che il collaudo clinico inizi al termine del secondo anno di ricerca.
Costi ammissibili
Le attività di ricerca possono essere finanziate solo se rientrano nell’ attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale (v. box sotto).
Per attività di ricerca industriale si intende la ricerca pianificata o le indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Le attività di sviluppo sperimentale consistono nell’acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale ed altro, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. |
I costi rientranti in tali attività sono, nello specifico:
- spese per il personale (ricercatori, tecnici, ed altro personale ausiliario adibito all’attività di ricerca, che risulti, in rapporto col soggetto beneficiario dei contributi, dipendente a tempo indeterminato o determinato e/o lavoratore parasubordinato, e/o titolare di borsa di dottorato, o di assegno di ricerca, o di borsa di studio che preveda attività di formazione attraverso la partecipazione al progetto);
- costi per gli strumenti e per le attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto di ricerca, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto di ricerca;
- costi dei fabbricati e dei terreni nella misura e per la durata in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca. Per quanto riguarda i fabbricati, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto di ricerca;
- costi per servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca;
- spese generali supplementari derivanti direttamente dal progetto di ricerca. Tali spese sono considerate ammissibili a condizione che siano basate sui costi effettivi relativi all’esecuzione dell’operazione e che vengano imputate con calcolo pro-rata all’operazione, secondo un metodo debitamente giustificato;
- altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca.
Agevolazioni
Il programma Eurostars è cofinanziato dagli Stati partecipanti e dalla Comunità.
Gli Stati partecipanti definiscono un piano di finanziamento pluriennale per la partecipazione al programma comune e contribuiscono al cofinanziamento delle sue attività.
Per le Pmi il contributo erogabile è compreso tra il 20% e il 45% del budget a cui si può aggiungere una quota di prestiti che va rispettivamente dal 65% al 40%. La percentuale minima di contributo dipende dalle attività intraprese, suddivise in una quota pari al 20% dei costi ammissibili per le attività di sviluppo, ed al 30% dei costi ammissibili per attività di ricerca industriale. Viene, inoltre, riconosciuto un bonus del 10% per attività di cooperazione all’interno dell’Ue ed una quota pari al 5% o 10% su base regionale.
Per le Università e gli Istituti di ricerca sono previsti esclusivamente contributi compresi tra il 25% e il 75% del budget. La percentuale minima di contributo dipende dalle attività suddivise secondo quote pari al 25% dei costi ammissibili per le attività di sviluppo, ed al 50% dei costi ammissibili per attività di ricerca industriale.
La partecipazione dei soggetti italiani è assicurata dal Miur, il quale concederà un finanziamento sotto forma di contributo alla spesa (a fondo perduto) calcolato nella misura del 50% dei costi ammissibili per le attività di ricerca industriale e del 25% dei costi ammissibili per le attività di sviluppo sperimentale.
Presentazione delle domande
Le domande di finanziamento devono essere presentate attraverso lo strumento informatico disponibile sul sito http://www.eurostars-eureka.eu, seguendo un’apposita procedura.
La domanda deve essere corredata da documenti richiesti dall’iniziativa internazionale, redatti in inglese seguendo gli schemi e le istruzioni fornite, nonché da ulteriori documenti richiesti dal Miur.
Nella sezione “Guidelines for applicants” sul sito internet http://www.eurostars-eureka.eu,sono indicate le fasi necessarie per presentare il Modulo di domanda e la documentazione aggiuntiva richiesta.
Per la documentazione predisposta dal Miur è necessario, invece, presentare il modulo di domanda, la dichiarazione del soggetto proponente, la dichiarazione di affidabilità economico finanziaria (le Università, gli Enti di ricerca, l’Enea, l’Asi, e gli altri organismi di ricerca non sono tenuti alla verifica dei parametri di affidabilità economico-finanziaria) e la tabella dei costi (v. box sotto).
I moduli devono essere compilati da tutti i partner italiani partecipanti ai progetti.
Una copia scannerizzata dei moduli firmati deve essere inviata per e-mail al Miur (agli indirizzi aldo.covello@miur.it e lombardi.luigi@miur.it) entro la data di chiusura del bando internazionale.
DOCUMENTAZIONE RICHIESTA DAL MIUR |
Modulo di domanda – Il soggetto proponente deve indicare:
Dichiarazioni del soggetto proponente – Con tale dichiarazione il soggetto proponente certifica di rispettare i criteri di ammissibilità al finanziamento pubblico. Dichiarazione dell’affidabilità economico-finanziaria – Il proponente deve sostituire a ciascuna delle grandezze sotto riportate il valore desunto dall’ultimo bilancio approvato e verificare che le disuguaglianze sotto indicate siano rispettate:
(CN: totale del “patrimonio netto” come definito dall’art. 2424 del c.c.; CP: somma dei costi complessivi del progetto; I: somma degli interventi ministeriali, già deliberati o da calcolarsi nella misura minima pari al 35% del costo);
(OF: oneri finanziari netti; F: fatturato (di cui alla voce A1 dello schema di Conto Economico come previsto dal c.c.). |
Valutazione dei progetti
La valutazione tecnico-scientifica dei progetti viene effettuata dagli organismi comunitari subito dopo la chiusura del bando. In questa prima fase il Miur effettua una valutazione preliminare dei criteri di ammissibilità.
Successivamente, dopo l’approvazione della graduatoria finale da parte degli organismi comunitari, il Miur avvia, per i soli progetti vincitori, la procedura che porterà all’emissione del decreto di finanziamento ed alla firma del contratto di finanziamento.
L’allocazione dei finanziamenti sarà effettuata partendo dal progetto posto al primo posto in graduatoria e procedendo verso il basso fino all’esaurimento dei fondi disponibili.
(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento Media)