Tv locali pronte al ricorso al Tar contro il Piano frequenze

Frt e Aeranti-Corallo lamentano l’assegnazione di bande di trasmissione di scarsa qualità

Il nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per la televisione digitale, deliberato dall’Agcom nelle scorse settimane (ma non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale), continua a far discutere: secondo quanto riferiscono i vertici delle associazioni Frt e Aeranti-Corallo, centinaia di Tv locali presenteranno ricorso al Tar. «Il problema di base risiede nel fatto che, anche quando si dovessero trovare le frequenze per tutti – si legge in una nota diffusa da Frt – ipotesi fortemente a rischio in quanto il Piano presentato richiederà maggiori risorse che saranno sottratte alle tv locali, quelle riservate alle emittenti locali saranno di bassa qualità. A ciò si aggiunga che in alcune regioni, i canali 59, 42, 32, e 24, se coordinati a livello internazionale, potrebbero venir sottratti alle tv locali. La riserva prevista dalla legge di assegnare alle tv locali almeno un terzo delle frequenze pianificate, deve essere intesa non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi. Nei mesi scorsi forte è stata la mobilitazione del mondo associativo, sindacale e politico affinché si deliberasse un Piano equo e non discriminatorio. Gli appelli sono però rimasti inascoltati e oggi non rimane altro che la via del ricorso al Tar. Tutto questo avrà conseguenze nell’immediato, impattando inevitabilmente sulla prossima scadenza del 15 settembre, data di inizio delle operazioni di switch-off in Lombardia, Piemonte orientale e nelle province di Parma e Piacenza».

La numerazione dei canali
Intanto i tribunali sono già intervenuti su un’altra cruciale questione relativa al passaggio al digitale terrestre, ovvero la numerazione automatica dei canali: anche in questo caso le Tv locali temono di essere retrocesse in posizioni numeriche sfavorevoli (oltre i primi 10-15 canali) con danni notevoli per audience e fatturato. In questa battaglia le piccole emittenti hanno messo a segno un punto a favore: il Giudice ordinario del Tribunale di Cagliari ha infatti stabilito il diritto di Videolina a trasmettere con la numerazione che permette la ricezione sul numero 9 del telecomando, inibendo l’utilizzo a Rete A. Il provvedimento del Giudice ordinario interviene in un contesto di vuoto normativo, in quanto l’Agcom non ha ancora emanato il regolamento sull’ordinamento automatico dei canali (Lcn).

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