Alla base del processo di outsourcing è opportuno definire a priori obiettivi chiari e misurabili che permettano di misurare i progressi che si intendono ottenere con l’esternalizzazione. Ad esempio, se l’obiettivo è il recupero di …
Alla base del processo di outsourcing è opportuno definire a priori obiettivi chiari e misurabili che permettano di misurare i progressi che si intendono ottenere con l’esternalizzazione.
Ad esempio, se l’obiettivo è il recupero di efficienza a breve termine, i risultati attesi sono la riduzione di costi a breve ed il ridimensionamento delle strutture di supporto; le conseguenti aree di attenzione diventano la revisione di modalità operative per isolare fasi di lavoro non critiche, la definizione di tempi e modi di eliminazione dei costi interni e, infine, l’efficienza interna del fornitore.
Se l’obiettivo è l’aumento di flessibilità nelle strutture di costo, i risultati attesi sono la riduzione dell’incidenza dei costi fissi, la riduzione di vincoli operativi interni, l’aumento di visibilità contrattuale e finanziaria; le aree di attenzione diventano la sostituibilità effettiva del fornitore, la capacità di selezione e controllo dei fornitori e, infine, i costi di coordinamento.
Quando l’obiettivo è il miglioramento del livello del servizio, i risultati attesi sono la maggiore focalizzazione delle risorse interne e il miglioramento qualitativo dei servizi esternalizzati; le aree di attenzione, in questo caso, sono l’affidabilità e la qualità tecnica del fornitore, le garanzie di evoluzione del servizio, il livello di dipendenza reciproca e, infine, la definizione di parametri obiettivo.
Per l’obiettivo di focalizzazione sulle competenze chiave, i risultati attesi sono la diversa destinazione del tempo delle risorse su merceologie ed attività a valore aggiunto, nonché il miglioramento nella capacità di definizione delle esigenze e di colloquio con le funzioni tecniche.