Accordo settennale con Founder Technologies. Utilizzo del marchio e dei canali commerciali.
È un accordo importante quello raggiunto nei giorni scorsi tra Acer e la società cinese Founder Technology.
Un accordo che di fatto consentirà ad Acer di raddoppiare il suo business in Cina, grazie a una forma di stretta collaborazione con il secondo più importante pc vendor del Paese.
In base ai termini dell’intesa, che di fatto attua una lettera di intenti siglata dalle due socioetà alla fine del mese di maggio, Acer pagherà 70 milioni di dollari per acquisire il diritto di utilizzare il marchio Founder per i prossimi sette anni sul mercato cinese, lasciando a Founder la responsabilità sulle attività di marketing, pianificazione, supply chain management e sulla gestione di quasi tutto il business.
A partire dal prossimo anno, Acer inizierà a vendere i suoi prodotti in Cina, con previsioni di fatturato vicine ai 2,5 miliardi di dollari e una share del 10% sull’intero mercato cinese.
Sono in molti gli osservatori che guardano a questa intesa come a una replica dei passi che in negli anni scorsi hanno portato negli asset della società taiwanese aziende come Gateway, PackardBell ed eMachine.
In effetti, molte delle unit di Founder vengono riallocate negli uffici cinesi di Acer e alcuni cambiamenti interessano anche il team manageriale della società: Lan Ye, attuale presidente di Founder Technology, sarà general manager del Founder PC brand e si affiancherà a Oliver Ahrens, general manager di Acer China.
Fondamentale, per Acer, è il canale distributivo di Founder, che copre non solo le grandi città, ma anche le zone rurali, servizi after-sale inclusi.