Il nuovo accordo intende migliorare la relazione banca-impresa e la capacità di ottenere finanziamenti da parte delle piccole e micro aziende.
L’intento è migliorare la relazione banca-impresa e per raggiungerlo l’Associazione
Bancaria Italiana (ABI), il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e
degli Esperti Contabili (CNDCEC) e Unioncamere hanno sottoscritto un Protocollo
d’intesa che faciliti l’accesso al
credito delle imprese.
Più in dettaglio, l’accordo intende migliorare la quantità e la qualità
dell’informazione finanziaria sulle imprese, aumentare la possibilità di
accesso al credito delle piccole imprese e sostenere percorsi virtuosi tesi a
migliorare l’attendibilità e la trasparenza informativa aziendale, nonché a
promuovere la legalità dei comportamento economici.
Ai sensi del Protocollo, i soggetti firmatari si sono
impegnati a diffondere i progetti avviati dall’ABI in tema di autodiagnosi
dell’impresa tramite piattaforme web e
a condividere e avviare iniziative di educazione finanziaria rivolte ai
piccoli imprenditori. Inoltre, collaboreranno per implementare, a livello locale
e come prima applicazione sperimentale, un progetto per l’attestazione degli asset aziendali volta a favorire un
processo di convergenza tra i valori contabili e i valori oggetto
dell’informativa trasmessa alla banca.
L’iniziativa pilota prevede l’identificazione della figura di un
professionista dotato di requisiti di onorabilità e professionalità, nonché di
autonomia e di indipendenza rispetto alle singole imprese interessate, secondo
un apposito elenco tenuto dalle Camere di Commercio con l’ausilio di
rappresentanti degli Ordini territoriali dei Dottori Commercialisti, il cui
compito è quello di attestare l’esistenza di taluni specifici asset (crediti vantati nei confronti di
terzi, rimanenze di magazzino, e così via), inclusi anche asset immateriali.
Ad attestazione avvenuta, il professionista
rilascerà all’impresa una dichiarazione che quest’ultima potrà utilizzare nei
rapporti con il sistema bancario, al momento della richiesta di finanziamento.
Le banche aderenti all’iniziativa avranno così un supporto informativo
aggiuntivo da considerare nel proprio processo di valutazione del merito
creditizio.