Bastano poche righe di un post sul sito degli sviluppatori Apple per promettere una nuova vita ad Apple Watch nel prossimo futuro. Apple ha indicato che a partire dal prossimo primo giugno tutte le app per Watch che saranno sottoposte per l’inclusione nell’App Store dovranno essere native e sviluppate usando il SDK per watchOS 2.
La distinzione non è da poco. Le app native vengono eseguite direttamente dallo smart watch invece che, come accadeva in precedenza prima dell’avvento di watchOS 2, dall’iPhone lasciando ad Apple Watch il solo compito di visualizzare contenuti. Dato che lo smart watch di Apple ha abbastanza potenza per svolgere diversi compiti, anche improbabili, questo annuncio apre obbligatoriamente il campo ad applicazioni che possano operare in autonomia senza necessariamente la presenza di un iPhone. Anche se, ovviamente, questo non trasforma ancora Watch in una piattaforma completamente autonoma.
Il supporto “imposto” a watchOS 2 signfica anche che gli sviluppatori non avranno più scuse nel non adottare le sue funzioni come l’integrazione con la corona (la Digital Crown) e l’utilizzo delle Complicazioni.