I produttori di smartphone puntano molto sugli schermi OLED: non hanno bisogno di retroilluminazione e sono strutturalmente film abbastanza sottili da poter essere piegati e adattati a forme particolari, senza esagerare, come abbiamo visto sin dal Samsung S6. Anche Apple ha adottato la tecnologia OLED per il piccolo schermo di Apple Watch, il passo successivo è inserirla negli iPhone. Non è tanto una questione di “se” ma solo di quando questo succederà.
L’idea più diffusa è che il passo potrebbe essere compiuto nel 2017 o al massimo nel 2018, ora dalla Corea arriva un’indiscrezione secondo cui il salto all’OLED potrebbe essere più graduale del previsto. Secondo Lee Choong-hoon, presidente di UBI Research, Samsung è l’unico fornitore che soddisfa i requisiti imposti da Apple ma non potrebbe sostenere una produzione tale da coprire tutti gli smartphone prodotti da Apple.
L’opinione di UBI è quindi che anche combinando Samsung con altri produttori di display OLED come LG la quota di iPhone con schermi OLED non supererebbe il 30 percento al debutto, previsto nel 2018, e salirebbe all’80 percento nei due anni successivi.
Le cosa per Apple sarebbero diverse se potesse coinvolgere anche produttori cinesi, anche per incrementare le relazioni con la Cina stessa, ma attualmente la qualità dei display OLED cinesi non viene giudicata sufficiente dai tecnici.