Di recente la Wi-Fi Alliance, ossia il consorzio di aziende che regola tutto ciò che riguarda la certificazione dei prodotti con il marchio Wi-Fi, ha dato il via libera al nuovo standard 802.11ac Wave 2. Si tratta di una evoluzione dello standard precedente che promette prestazioni superiori grazie a diverse migliorie tecniche ed è particolarmente importante nelle applicazioni domestiche, sia perché il Wi-Fi ormai è la tecnologia di connessione più diffusa, sia perché si prevede un utilizzo sempre maggiore del wireless “casalingo” per le applicazioni di Smart Home.
Ma di cosa si tratta effettivamente, all’atto pratico? Gli elementi chiave da sapere sul nuovo protocollo sono le risposte a cinque domande fondamentali.
Ma 802.11ac non c’è già sui nostri Mac?
Sì, da un po’ di tempo.Ma quella ratificata è la Wave 2, la “seconda ondata” progettata per dare un nuovo impulso al mercato Wi-Fi promettendo prestazioni migliori. In sintesi la Wave 2 dovrebbe portare, a livello teorico, un raddoppio della banda disponibile sul computer (si parla di 1,5-2,3 Mbps) e dovrebbe rendere più probabile che questo avvenga.
Dati i tempi tecnici, è possibile che Wave 2 trovi posto nella prossima generazione di Mac.
802.11ac Wave 2: come può raddoppiare la banda?
In vari modi. Il primo è che i singoli canali di trasmissione in 802.11ac Wave 2 hanno una “larghezza” doppia: 160 MHz invece di 80. Questo in teoria dovrebbe già portare prestazioni doppie. Inoltre il protocollo supporta una funzione detta MU-MIMO (sta per Multi User Multiple Input Multiple Output) che trasmette dati dalla base wireless a più dispositivi simultaneamente invece che uno alla volta. Per evitare che le prestazioni degradino quando qualcun altro si collega alla stessa base wireless.
Serve davvero tutta questa banda?
In linea di massima più banda c’è meglio è in ogni caso, anche perché dalla teoria alla pratica le cose cambiano e le reti Wi-Fi non vanno quasi mai al massimo delle loro prestazioni. Il vantaggio di 802.11ac Wave 2 sta nel gestire meglio più dispositivi contemporeaneamente, dato che ormai in una casa ci sono di solito molti device connessi in Wi-Fi tra computer, smartphone, tablet e Smart TV.
E poi c’è la domotica, come abbiamo accennato: altre unità che dialogano anche in Wi-Fi.
Wave 2 e Wave 1 sono compatibili?
No, la tecnologia di trasmissione è troppo diversa. Questo significa che un Mac o un qualsiasi altro device con un chipset wireless Wave 1 non avrà mai le prestazioni e le funzioni di Wave 2 anche se dialoga con una base wireless Wave 2. Il collegamento però sarà possibile, quindi anche la trasmissione dati seppure a velocità Wave 1.
Un nuovo Mac con chipset Wave 2, allo stesso modo, potrà dialogare con una base Wave 1 ma senza le funzioni del protocollo aggiornato. Per averle sia il client sia la base wireless devono essere Wave 2.
Quindi devo sostituire il mio router wireless?
Al momento ovviamente no. E non è detto che sia necessario nemmeno in seguito, anche con un nuovo Mac. Alcuni router wireless 802.11ac in commercio hanno già integrate funzioni Wave 2 implementate in maniera non standard e quindi hanno bisogno solo di un aggiornamento software per essere del tutto Wave 2.
La sostituzione, insomma, andrà valutata caso per caso. Certo il tempo del pensionamento sembra proprio arrivato per i router precedenti, quelli 802.11n per chi ne avesse ancora uno. Sempre a patto che si aggiornino i computer in dotazione, ovvio.