La comodità di poter accedere ai dati di un hard disk portatile usando una connessione wireless. Questo è quanto promette Toshiba con il suo dispositivo Stor.E. Ed è una promessa mantenuta.
Toshiba afferma di aver realizzato Stor.E Wireless con l’obiettivo di liberare gli utenti dai vincoli che impongono cavi e fili. Il prodotto permette infatti di condividere, visualizzare in streaming, archiviare e accedere ai contenuti di un hard disk da smartphone, tablet, PC e Mac senza dover collegare i dispositivi via cavo.
Il suo utilizzo è davvero semplice: da una parte si collega a una fonte di alimentazione (solitamente a una presa elettrica, ma all’occorrenza potrebbe anche essere un accendisigari dell’auto), dall’altra a un hard disk (la presa è una sola, USB 2.0). Stor.E si accende ed è operativo piuttosto in fretta: giusto il tempo di creare una rete wireless a cui agli utenti si devono collegare per condividere l’hard disk connesso allo Stor.E stesso. La rete è proprietaria, nel senso che Stor.E non si “appoggia” a un router, ma crea una sua rete.
Questa connessione, che è stabile e ha una discreta portata (più simile al Bluetooth che non al Wi-Fi), permette di connettere fino a sei apparecchi contemporaneamente. Ci si riesce ma si rischia di arrivare a una situazione limite, che può mettere un po’ alla frusta Stor.E: se si sta al di sotto di tale valore si evita sicuramente di avere utenti insoddisfatti.
Se serve, Stor.e collega anche a Internet
Se si deve navigare in Internet mentre si sta usando Stor.E, il dispositivo può trasformarsi in una sorta di router, grazie alla funzione Internet Pass-Through, consentendo anche l’accesso al Web (è necessario però collegare Stor.E via Wi-Fi a una connessione Internet esistente). Tuttavia, lo ripetiamo, quando si è collegati a Stor.E si rimane sempre all’interno di una rete proprietaria, con i limiti che possono derivare dal fatto di non avere un vero router a disposizione. D’altra parte, Stor.E è un prodotto con dimensioni di 63 x 48 x 10mm e un peso di 24 grammi, che svolge ottimamente il compito per cui è stato creato, ma a cui non vanno chieste prestazioni oltre le sue capacità.
Da Mac o PC, l’hard disk condiviso tramite wireless (può anche essere un SSD o una chiavetta USB) compare all’interno delle risorse disponibili e come tale può essere gestito. L’accesso è immediato, la velocità di trasferimento, nella situazione ottimale di funzionamento, arriva a 300 Mb/s. Ai contenuti del disco condiviso si può accedere anche tramite app (disponibile gratuitamente per iOS e Android) da device mobili: in questo caso, su iPhone o iPad viene visualizzato il contenuto dell’hard disk con una struttura a cartelle e sottocartelle, quasi come si stesse utilizzando il Finder. Questa è però la proposta di default, se si preferisce si può anche scegliere di navigare all’interno dei singoli contenuti in funzione della tipologia (musica, video, foto o documenti), avendo a disposizione una catalogazione più adatta alla visualizzazione secondo i gusti dell’utente. I brani musicali possono essere riprodotti direttamente.
Stor.E Wireless Adapter Toshiba è venduto a 17,90 euro. Per prestazioni e costo può essere una buona opportunità qualora si voglia condividere facilmente un hard disk. E gli si può perdonare se l’interfaccia USB in dotazione è solo 2.0.