Se un caricabatterie di marca costa una cinquantina di euro mentre se ne possono acquistare online versioni “equivalenti” a meno della metà di quel prezzo, a volte non è solo perché bene o male un marchio si paga. Lo hanno provato, nel caso dei prodotti destinati agli utenti Apple, alcuni test portati avanti dai laboratori che concedono l’utilizzo del marchio UL per la sicurezza dei componenti elettrici.
Come racconta la BBC, i laboratori hanno acquistato circa 400 alimentatori venduti online – anche su Amazon, che è considerato dagli utenti come un fornitore affidabile – e indicati come compatibili con i prodotti Apple. Gli alimentatori sono stati testati per controllarne banalmente l’isolamento elettrico, indispensabile per evitare rischi di “scosse” agli utilizzatori, e su 400 solo 3 hanno superato le prove.
Pollice verso quindi per gli alimentatori di dubbia provenienza: il risparmio non vale la sicurezza. I laboratori UL hanno anche indicato alcune accortezze da prendere nel valutare gli alimentatori e i caricabatterie “dubbi”: controllare se hanno il marchio CE (che però spesso viene contraffatto) e un numero di serie, verificare la completezza delle istruzioni a corredo e prima di collegare dispositivi verificare che la spina sia ben salda nella presa.
