Una sperimentazione condizionata nei tempi, nel numero dei clienti e nelle città raggiungibili. Il nodo resta il wholesale.
Nella giornata di ieri è arrivato il via libera, da parte dell’AgCom, all’avvio della fase di sperimentazione commerciale dei servizi a banda ultralarga da parte di Telecom Italia.
Si tratta, come si legge nella nota emessa dall’Authority, di una sperimentazione condizionata sia nei tempi, sia nel numero di utenti coinvolti, sia ancora nelle località.
In concreto, per i prossimi quattro mesi Telecom Italia potrà sperimentare il servizio a 100 Mbit solo ed esclusivamente nelle città nelle quali siano presenti ”offerte di servizi NGN da parte di altri operatori in concorrenza, così da evitare fenomeni di pre-emption del mercato” e su un massimo di 40.000 clienti.
Concretamente, poiché l’offerta alternativa è quella di Fastweb, le città interessate potrebbero essere solo sette, vale a dire Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Napoli e Bari, e di queste solo tre (Roma, Milano e Torino) sono già abilitate, mentre le altre quattro dovrebbero essere raggiunte nel corso di questo 2011.
Nel corso della fase di sperimentazione anche gli operatori alternativi potranno effettuare le proprie sperimentazioni, utilizzando la rete Telecom e acquistando traffico con uno sconto, anche questo richiesto dall’Autorità, valutato nell’ordine del 12% rispetto alla migliore offerta al cliente finale.
Presumibilmente, dunque, se l’offerta Telecom dovesse essere nell’ordine dei 60 euro al mese, Iva inclusa, gli altri operatori potranno a loro volta acquistare a 47,5 euro al mese, anche se l’Agcom richiede ulteriori miglioramenti in tal senso.
Entro otto mesi, poi, Telecom dovrà predisporre un’offerta wholesale intermedia, mentre entro la fine dell’anno (dicembre è il termine fissato dall’Agcom) Telecom dovrà predisporre un’offerta bitstream più evoluta e più economica.
