Il Ceo Vestberg rilancia la dicotomia tra premium e non premium e annuncia innovazioni nella cloud per l’accesso differenziato in città densamente edificate. Intanto in Norvegia le femtocelle sono realtà.
Le reti veloci ed eterogenee potrebbero fare promesse difficili da mantenere nelle grandi città. E’ questo l’ammonimento di Hans Vestberg, Ceo di Ericsson, nell’avvicinarsi al MWC di quest’anno. “Oggi abbiamo annunciato un accordo per il cloud su mobile”, ha dichiarato; “alcune delle nostre innovazioni sono rivolte alle città e permettono di iniziare lo sviluppo con siti di dimensioni ridotte e versatilità nell’auto-dimensionarsi”.
L’azienda svedese ha annunciato all’MWC un accordo con Akamai per il miglioramento di e-commerce, applicazioni aziendali e fruizione di contenuti Internet da mobile.
Ma l’attenzione maggiore sarà nel sagomare il mercato tra servizi premium e servizi non premium, argomento caldo di questi tempi, per catturare tutti i possibili clienti. “Per esempio esistono dispositivi il cui accesso dati è di un Sms ogni tanto e dispositivi che richiedono video streaming su Lte”.
La convivenza di reti ed apparati con la complessa realtà degli edifici fisici nel Vecchio Continente ha sempre rappresentato una sfida.
Una delle soluzioni oggi più attese nella pratica è la femtocella, una tecnologia al via in Scandinavia proprio tra pochi giorni. La rete costruita da Nec ed annunciata lo scorso anno in questi giorni è infatti operativa e verrà lanciata commercialmente in marzo. Network Norway è un piccolo operatore mobile che grazie alle femtocelle risolverà la disponibnilità della sua rete Gsm all’interno degli edifici, proprio il problema centrale delle grandi città europee. Si tratta del primo operatore scandinavo ad offrire questo approccio: inizialmente si rivolgerà all’utenza business.