E’ notizia di questi giorni l’approvazione dello standard IEEE 802.16m, conosciuto anche come “WirelessMAN-Advanced”. Rappresenta la seconda generazione della tecnologia WiMAX e dovrebbe permettere di raggiungere la soglia dei 300 Mbps in downstream.
L’IEEE, acronimo di “Institute of Electrical and Electronics Engineers“, associazione internazionale che si occupa, tra i vari compiti, dell’approvazione di nuovi standard tecnologici.
E’ notizia di questi giorni l’approvazione dello standard IEEE 802.16m, conosciuto anche come “WirelessMAN-Advanced” o “WiMAX-2“.
IEEE 802.16m rappresenta la seconda generazione della tecnologia WiMAX che dovrebbe permettere di raggiungere la soglia dei 300 Mbps in downstream.
Come recentemente spiegato dall’ITU-R (“International Telecommunication Union Radiocommunication Sector“), il WiMAX-2 – insieme con LTE-Advanced – avrà tutti i crismi di una tecnologia di quarta generazione (4G). L’approvazione dello standard 802.16m, evoluzione dell’802.16e – il WiMAX -, arriva in un momento in cui quest’ultimo sembra sperimentare non poche difficoltà (per quanto riguarda lo scenario italiano, si sta pensando al rilancio della tecnologia sotto la spinta di alcune iniziative degli operatori).
In occasione di un evento tenutosi in Giappone lo scorso anno (CEATAC, nella foto in alto a sinistra), Samsung aveva mostrato il funzionamento di una rete basata su una versione embrionale dello standard 802.16m evidenziando performance pari a circa 330 Mbps (più di 40 MB di dati al secondo) durante il trasferimento dei dati.