SuSe o l’autonomo ritorno del camaleonte

Attachmate chiarisce: il progetto OpenSuse prosegue, ampliandone la comunità.

Nel quadro del processo di riorganizzazione che sta interessando Novell, e del quale abbiamo dato conto nella giornata di ieri, una riflessione a parte merita Suse.

All’inizio del mese di maggio, il Ceo di Attachmate, Jeff Hawn, aveva anticipato l’imminente intenzione della società di procedere ad una divisione tra Novell e Suse.
Di fatto, il  marchio Suse torna a godere di una certa autonomia, dopo l’acquisizione messa a segno da Novell nel 2003, a sua volta acquistata da Attachmate nell’ottobre 2010.

Nils Brauckmann, di stanza a Nuremburg (Germania), presidente e general manager della divisione Suse, ha fornito qualche dettaglio sul ruolo da lui rivestito e sui cambiamenti che interesseranno openSuse, distribuzione Linux sviluppata dalla comunità.
Nel comunicato stampa che presentava il ritorno della società col camaleonte nel logo, in molti si sono accorti dell’unica citazione riservata al progetto openSuse. Si è così iniziato ad ipotizzare un possibile lento declino per la distribuzione, giunta a marzo alla versione 11.4.

Brauckmann ha voluto subito sgombrare il campo da equivoci, rimarcando il valore di openSuse e della sua comunità. All’interno dell’azienda “molte persone sono assai soddisfatte per i rinnovati obiettivi e la rivitalizzazione del marchio“, ha aggiunto il responsabile della divisione Suse di Attachmate. Molti sviluppatori Suse contribuiscono anche alla crescita del progetto openSUSE: Brauckmann ha spiegato che la società non intende assolutamente accantonare la distribuzione ma anzi conta di ampliare ulteriormente la sua comunità opensource.

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