Il 2010 fotografato da Iab Italia parla di performance in crescita del 18,6% rispetto all’esercizio precedente per un ambito che, in termini economici, ha superato il miliardo di euro, pesando per l’11% sull’intero mercato pubblicitario.
I risultati resi noti in occassione di Iab Events organizzato gli scorsi giorni a Roma parlano chiaro. In Italia, il mercato dell’advertising online non ha solo chiuso un 2010 in crescita del 18,6% rispetto al 2009, ma ha riportato un’ulteriore performance positiva nei primi tre mesi di quest’anno, in crescita di quasi il 15% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente.
In termini economici, parliamo di un giro d’affari che, nel 2010, non ha solo superato un miliardo di euro, ma è arrivato a pesare per l’11% sull’intero mercato pubblicitario. Stando a quanto reso noto dalla realtà impegnata nel campo della definizione della metrica e della misurazione dei siti Web, nella certificazione del fatturato dell’online advertising e nelle attività di ricerca, a dominare la scena sarebbero display advertising e search.
Rispettivamente a quota 392 e 380 milioni di euro, i due fattori trainanti l’intera industry hanno, infatti, registrato una crescita imponente nel corso dell’ultimo anno, in entrambi casi superiore al 20%. In questo modo, nonostante la Tv raccolga ancora oggi il 51% degli investimenti pubblicitari, lo scarto nei confronti dei quotidiani (che rappresentano una fetta pari al
16% del totale), si è notevolmente ridotto, mentre sono stati definitivamente superati i periodici e la radio, che i dati Nielsen posizionano rispettivamente al 9 e al 5%.
Insieme all’ottima prestazione riportata da affiliate, directories e classified, che hanno fatto registrare un convincente +17,6% rispetto al 2009 (per un giro d’affari complessivo pari a 218 milioni di euro), il sostanzialmente stabile e-mail marketing (cresciuto del 2,7% a quota 22 milioni di euro) mostra, secondo Roberto Binaghi, presidente di Iab Italia, un mercato in salute e protagonista di un trend estremamente positivo ma ben lungi dall’essere maturo.