Con una nuova e più efficace strategia e con i nuovi prodotti Endpoint Security 8 e Security Center 9.0, la società russa intende entrare con decisione nelle imprese.
“A livello mondiale, in un anno le perdite
per il cybercrime ammontano a un valore pari a 10 volte il budget speso per la
sicurezza. Rapportato a una media impresa, questo significa una perdita di
circa 1.800 dollari a postazione”. A fornire questi dati è Eugene Buyakin,
chief operating officer di Kaspersky Lab, il quale fa però notare che la
situazione è destinata a peggiorare, in quanto si sta affermando un nuovo e
importante trend: gli attacchi verso i prodotti mobili e il cloud.
Posto che è
impossibile fermare quella che è diventata una vera e propria attività
criminosa, bisogna trovare un modo per innalzare delle barriere che non lascino
spiragli ai malintenzionati e che limitino al massimo i potenziali danni. La
ricetta proposta da Kaspersky, per altro condivisa anche da altri operatori del
mondo della security, è di passare dal tradizionale approccio alla sicurezza
computer-centrico a uno nuovo, user-centrico. “Oggi – afferma Buyakin – la
protezione deve considerare il fatto che un utente non è più attaccabile solo tramite
il suo computer ma anche attraverso una serie di dispositivi che usa
quotidianamente per accedere a Internet o alla rete aziendale. Questo ha un rilevante impatto sulla
sicurezza endpoint, perché non
si può più fare affidamento su un’unica soluzione in grado di bloccare tutti i
tipi di attacchi. Serve invece un cocktail intelligente di prodotti che
permettano di proteggere piattaforme differenti e il cloud”.
Questo nuovo
panorama ha indotto Kaspersky a rivedere in toto la sua offerta per il segmento
business e a sviluppare due nuove soluzioni pensate proprio per offrire una
sicurezza orientata all’utente e non più al device. I prodotti che, per usare
le parole di Randy Drawas, senior vice president marketing operation
dell’azienda, “daranno una svolta al
business Kaspersky nel mercato B2B”, sono Endpoint Security 8 e Security Center
9.0.
Al primo è
devoluta la protezione delle minacce, che viene messa in atto (sia a livello di
applicazione sia di device) attraverso i moduli antivirus, web filtering e
firewall. Al secondo compete invece il ruolo di semplificare e centralizzare la
gestione e il deployment della sicurezza sia sui sistemi aziendali sia sui
dispositivi che vi possono accedere. Si tratta di soluzioni scalabili in grado di
supportare la virtualizzazione.
“In una nostra recente analisi, che ha avuto
come campione 1.300 senior It manager di altrettante imprese, abbiamo scoperto
che il 60% delle società negli ultimi 12 mesi è stato colpito da malware e un
terzo ha perso i propri dati – sostiene il Ceo dell’azienda di sicurezza
russa Eugene Kaspersky -. Siamo di fronte
a una minaccia reale che deve poter essere contrastata con strumenti flessibili,
in grado di adattarsi a ogni evoluzione dell’It aziendale”. E tali
strumenti potrebbero appunto essere Endpoint Security 8 e Security Center 9.0.
Kaspersky è
molto fiduciosa sia della qualità delle proprie soluzioni sia del risultato che
potrà ottenere nel mondo business grazie all’aiuto dei propri partner. Tuttavia,
avrà sicuramente un po’ da lavorare per mostrare al B2B che è “più corporate di Symantec”, come afferma
Buyakin.