È Stefano Quintarelli il candidato ideale per la presidenza dell’AgCom. Lo sostiene, con una richiesta sempre più forte dal basso, la Rete, attraverso una petizione online e sostegno via Twitter.
L’investitura è partita dal basso ed è bastato un fine settimana perché diventasse mainstream sui social network italiani.
La rete, ci sia permessa per una volta questa generalizzazione, ha scelto Stefano Quintarelli e ne sta chiedendo a gran voce la nomina a presidente dell’AgCom, con una petizione che dovrebbe essere depositata nelle mani di Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico.
Da tempo, in vista della chiusura del settennato dell’attuale presidenza dell’AgCom, si chiede che un tecnico prenda il posto di Corrado Calabrò alla guida dell’Autorità Garante delle Comunicazioni e in queste ore l’identificazione di Quintarelli come candidato ideale viene rilanciata da tutta la stampa nazionale.
Non solo siti tradizionalmente “vicini” a Quintarelli, Wired in primis, ma il sostegno sta crescendo con una trasversalità ancor più simbolica: si va dal Corriere della Sera al Fatto Quotidiano, passando per Il Secolo XIX e il Post.
Di Quintarelli si sottolineano le competenze, i trascorsi, partendo dalla fondazione di I.Net nel 1994, ma soprattutto il suo impegno diretto in iniziative che avevano al centro l’innovazione del Paese e di cui Agenda Digitale è il più concreto esempio.
Le firme si raccolgono con una petizione su Firmiamo.it, dove si legge: ”Pochi lo sanno, ma la carica di Presidente della Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), è una delle più rilevanti nel panorama delle istituzioni nazionali. A tutti gli effetti, l’AGCOM dispone di una concentrazione di potere decisionale enorme in tutte le materie che, nei prossimi anni, giocheranno un ruolo chiave nello sviluppo digitale del Paese. Siamo soliti sentirne parlare quando delibera sulle materie televisive, ma, in realtà, le decisioni più influenti e più “pesanti” sono quelle che riguardano l’assetto delle telecomunicazioni e, soprattutto, di Internet e dell’economia digitale. […]Si tratta anche di una carica con un mandato lunghissimo: sette anni! Pensate cosa può succedere in sette anni quando parliamo di Internet. Sette anni fa non esisteva neppure Facebook. In sette anni, il mondo digitale può conoscere due-tre rivoluzioni con ripercussioni enormi sulla vita di tutti i cittadini. In nessun ruolo istituzionale la richiesta di indipendenza, competenza, innovazione, ascolto e sintesi è tanto importante.[…] Quintarelli è una tra le persone più competenti in materia; un professionista che ha fatto la storia di Internet in Italia; una figura che, come poche, sa unire la comprensione della complessità delle questioni in gioco, l’ascolto verso tutte le parti interessate e la capacità di comunicare in maniera semplice ed equilibrata verso politici, imprenditori, cittadini, professionisti e lavoratori. Sarebbe una nomina distante anni luce dalle consuete pratiche partitocratiche a cui siamo abituati. Un indipendente vero, un tecnico vero che da anni mette a disposizione la propria competenza al servizio di uno sviluppo sano del digitale nel nostro Paese”.
Questa mattina le firme, raccolte nel corso del solo fine settimana, erano più di 9.000: è bastato il tam tam di un lunedì mattina per farle ulteriormente salire fino a scavallare il tetto delle 11.000.
Su Twitter, invece, la conversazione sul tema, anche per comprendere quale “endorsement” la candidatura sta ricevendo, si segue con l’hashtag #quinta4president.
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