Intel, il nuovo datacenter guarda a cloud e Hpc

In occasione di Idf, in corso in questi giorni negli Stati Uniti, la società presenta la sua visione e le sue soluzioni per il mondo dei datacenter.

In occasione dell’Idf (Intel Developer Forum) in corso in questi giorni negli Stati Uniti, Intel ha delineato tra l’altro la sua strategia in ambito data center.
Una strategia che tiene conto dei profondi cambiamenti che le organizzazioni It stanno indirizzando, dal proliferare dei dispositivi e dei dati, al crescente ricorso a infrastrutture cloud, senza trascurare nel contempo gli aspetti di performance e capacità di calcolo.

E in considerazione del ciclo di trasformazione avviato, la società ha annunciato una serie di prodotti e servizi, destinati a supportare il percorso evolutivo in atto,

Il primo strumento annunciato si chiama Intel Cloud Finder ed è indirizzato agli It manager che affrontano un processo di scelta e adozione di provider e servizi cloud.
Il programma rende disponibili risorse e strumenti online per la condivisione di informazioni su best practice e strategie per l’implementazione di cloud pubblici, con l’obiettivo di semplificare e in qualche caso accelerare l’iter.
Vi hanno già aderito 13 tra i principali provider di servizi cloud come Applied Innovations, Atos, Dimension Data, Expedient, GoGrid, Joyent, MetaScale, NaviSite, QTS, Rackspace, Savvis, SoftLayer, Tier 3 and Virtustream.

In ottica di infrastruttura tecnologica, la novità è rappresentata invece dall’Intelligent Systems Framework, una gamma di soluzioni che indirizzano la tematica dell’Internet delle cose: i diversi elementi del framework sono progettati per favorire la connettività, la gestibilità e la sicurezza tra diversi dispositivi in modo uniforme e scalabile, dunque eliminando la necessità di integrazione tra hardware e software.

Oltre al supporto di aziende come Dell e Wind River, l’annuncio del framework si inserisce nel quadro di una più stretta collaborazione con Amazon Web Services che utilizza i server basati sulla famiglia di processori Intel Xeon E5 per offrire servizi HPC per l’analisi di grandi volumi di dati nel cloud.

Infine, per quanto riguarda i processori, la novità è rappresentata dagli Xeon E5, aggiornamento con nome in codice “Ivy Bridge-EP”, che, basati sul processo di produzione a 22 nm di Intel, includeranno i primi transistor 3D tri-gate. L’entrata in produzione è prevista per il 2013. . Nuovi sono anche gli Xeon E7, nome in codice Ivy Bridge-EX”, in produzione nel 2013, con prestazioni più elevate, nuove caratteristiche avanzate per l’affidabilità, oltre a caratteristiche di sicurezza evolute basate su hardware come Secure Key e Os Guard.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome