Qualche giorno
fa guardavo assieme a un amico che lavora in un Apple Store il nuovo iPad mini.
Quando gli ho chiesto cosa ne pensasse, lui mi ha risposto: “E’ un piccolo gioiello”.
Al momento
non ho soppesato più di tanto quella frase ma poi, dopo aver provato per un po’
il tablet, mi è tornata in mente e mi sono accorto che in quelle quattro parole
aveva perfettamente sintetizzato ciò che è realmente l’iPad mini, un piccolo
gioiello.
Bello, potremmo
dire anche bellissimo in quel suo condensato di tecnologia, è piccolo, sottile
e può essere facilmente gestito anche da chi ha mani piccole. E integra ciò che
serve per far girare tutte le applicazioni presenti sull’App store. Inoltre sta
comodamente in una borsa. L’ideale per il pubblico femminile, che sin da subito
si è mostrato molto sensibile al nuovo prodotto.
E a cui poco
importa se non ha un display retina (cosa che cosente di intravvedere già un
margine di miglioramento per una prossima versione) o se non offre particolari
innovazioni rispetto ai fratelli maggiori. Cosa che lascia invece un po’ di
amaro in bocca a chi era abituato alle sorprese che da diverso tempo Apple
riservava in occasione di ogni annuncio importante come è stato quello
dell’iPad mini.
Ma a un
gioiello non si chiede di fare molto di più di quello per cui nasce, se non di
brillare di luce propria, nascondendo magari con il suo bagliore qualche
piccola carenza. E se poi il gioiello piace, anche il prezzo diventa un aspetto
secondario.