Power saving espressi in kWh e tradotti in mancata CO2 emessa nell’aria fanno il paio nel progetto portato avanti dalla filiale italiana del provider globale di soluzioni di consegna customizzate con consumi ridotti di oltre il 60%.
Coinvolge sia le postazioni pc, sia i server e la computer room che li ospita la politica di Energy management attuata da Tnt Express Italy con l’adozione del programma denominato “Green It”.
Lasciato alle prese con l’implementazione di una strategia di cloud computing finalizzata ad abilitare i processi per i responsabili It e i loro staff, il provider globale di soluzioni di consegna customizzate, punta ora a ridurre i consumi energetici con benefici economici e ambientali senza penalizzare le prestazioni.
In questo modo, accanto alle misure volte ad abbattere l’emissione di CO2 nell’aria grazie all’utilizzo di energia idroelettrica fornita da Idroenergia a tutte le infrastrutture sul territorio italiano, sede a San Mauro Torinese compresa, quello implementato dal team It che fa capo a Paolo Ballabene (nella foto), Ics manager di Tnt Express Italy, è uno specifico tool che adatta funzionalità “power saving” a circa 700 pc distribuiti tra sede e filiali quando non sono attivi.
Un apposito software per il cui investimento Tnt Express Italy ha calcolato un rientro nell’arco massimo di sei mesi, con un risparmio annuo stimato di 280 mila kWh, pari a 140 tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera e destinate a triplicare quando sarà espletata, in una seconda fase, l’estensione alla totalità del parco macchine installato, vale a dire 2.600 pc e 400 notebook presenti in azienda.
Nella struttura posizionata nella già citata sede italiana di Tnt Express Italy, dove risiede il datacenter classificato Tier3 e secondo, per importanza, solo a quello installato in Inghilterra, presso il central Ics mondiale della società, si è, invece, intervenuti sul sistema di raffreddamento della struttura.
La stessa che, divisa in due ambienti, ospita 240 server, 40 rack e 4 storage sytems, ed è connessa attraverso link ridondanti verso il datacenter corporate e gli altri siti operativi dislocati sul territorio italiano.
Come riportato da Ballabene in una nota ufficiale: «Siamo prima di tutto intervenuti sul sistema di raffreddamento della struttura elevando di alcuni gradi la temperatura nelle sale e rimanendo, tuttavia, in un fascia di totale sicurezza grazie a tool di monitoraggio attivo e costante».
A loro volta, i sistemi di free cooling installati permettono di sfruttare la temperatura d’aria per il raffreddamento portando la struttura a un risparmio di 52 mila kWh.
Ma non solo.
Perché i dati snocciolati nero su bianco da Ballabene parlano per l’intero progetto.
«Sul lato della fornitura di energia elettrica alle nostre apparecchiature abbiamo investito sulle tecnologie più recenti di power distribution e continuità. Il risparmio generato dal progetto di re-enineering dell’impianto elettrico è quantificabile in 350 mila kWh all’anno, mentre il progetto di “chilling” permette di abbattere, in un mese-campione “medio” oltre il 60% dei consumi».
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